Le prenotazioni last minute dei voli low cost possono palesare alcune spiacevoli sorprese. Come evitarle? I dettagli da seguire per non lasciarsi trovare impreparati.
L’agitazione durante la ricerca di voli low cost e last minute arriva a tutti quelli che devono organizzare all’ultimo momento. Proprio in questo scenario ci sono state tante truffe nei confronti di turisti che si auguravano di aver trovato delle occasioni ma che, alla fine, non è stato così.
Sono sempre di più gli strumenti che i truffatori digitali possono utilizzare in tal senso. Naturalmente, nessuno sconsiglia di utilizzare i motori di ricerca ma bisogna stare attenti. A maggior ragione quando si va di fretta e alla prima offerta utile si decide di proseguire perché il tempo inizia a scarseggiare.
Nell’economia di un last minute, ci sono dei giorni ideali per approfittare di un volo low cost. Complice la frenesia del momento, però, si può innescare una trappola tesa dai cybercriminali. Truffe che possono segnare negativamente l’utente e quindi bisogna ragionare lucidamente anche in questi momenti. Vediamo, quindi, quali sono le indicazioni per non essere truffati per un volo last minute.
Voli low cost, la truffa aumenta di tono: le azioni da fare per difendersi
Visto i turisti coinvolti in queste truffe, la Polizia e l’Unione Nazionale Consumatori hanno deciso di divulgare delle comunicazioni in merito. Il primo tassello, che vale per i voli low cost ma anche in altre situazioni, è di valutare con attenzione l’annuncio. La fonte deve essere affidabile al 100% se no meglio non proseguire. In questo caso, concentriamoci sulle foto e se queste siano veritiere o fasulle. Non devono essere patinate e presenti in altri siti.
Dalle foto passiamo alla descrizione dell’annuncio. Leggiamo attentamente alla ricerca delle informazioni che possiamo ricercare tramite Google o una mappa apposita. Controlliamo anche chi mette l’annuncio, chi detiene la casa oppure il B&B. Al contatto ufficiale, cerchiamo di fare più domande possibili: queste devono riguardare l’indirizzo, i contatti telefonici, condizioni di disdetta o cambio.
Non inviano mai i nostri documenti ed effettuiamo il pagamento tramite piattaforme sicure come PayPal, carte prepagate oppure money transfert. In ultima analisi, accettiamo di concedere un acconto che arriva fino ad un massimo del 20% della somma complessiva. Se la caparra supera tale percentuale, il rischio di pagare qualcosa che non esiste è davvero molto alto. E, una volta effettuato il pagamento non si potrebbe tornare indietro. In sintesi, i soldi andrebbero persi.
Tra le indicazioni abbiamo segnalato anche il divieto assoluto a diffondere i documenti. Tra questi troviamo la nostra carta o comunque il nostro conto. Di recente, in merito a tale strumento si è aperto un fronte sulla truffa carta di credito clonata. Anche in questo caso non dobbiamo restare inermi e conoscere le modalità di difesa utili per salvare il nostro conto e le nostre informazioni.