Agenzia delle Entrate truffa, nuova ondata phishing: perché rischi grosso

L’Agenzia delle Entrate è nuovamente al centro di un caso di phishing. A comunicarlo è stata direttamente l’Agenzia tramite un avviso datato 8 febbraio 2023. Ecco tutti i dettagli.

L’attività dei truffatori non va praticamente mai in vacanza ma nell’ultimo periodo questa si è legata ad un nome in particolare, quello dell’Agenzia delle Entrate. L’ente ha voluto diffondere un altro messaggio per mettere in guardia i contribuenti.

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La tecnica che spesso viene utilizzata dagli hacker è quella del phishing. Una tecnica facile da mettere in campo e che riesce ad ottenere, nonostante le tante campagne informative, un numero alto di vittime. Anche in questo caso, come mostrato dall’avviso datato 8 febbraio 2023, si parla di “Ulteriori campagne phishing“.

L’ente nazionale, nell’avviso, subito sottolinea la sua completa estraneità alle recenti comunicazioni che sono apparse nelle varie caselle postali. In questo caso, il riferimento è alla Commissione vigilanza sul registro tributario o sull’anagrafica tributaria. Le comunicazioni hanno turbato alcuni cittadini che hanno proceduto a segnalare il tutto.

Truffa Agenzia delle Entrate, occhio a questi indirizzi: sono pericolosi

L’Agenzia delle Entrate ha voluto segnalare anche che gli indirizzi che sono stati segnalati sono stati considerati inconsistenti, oltre al fatto che c’è una palese somiglianza in termini di struttura. Nel merito, la comunicazione servirebbe a palesare delle incongruenze o incoerenze delle informazioni fornite per le liquidazioni del trimestre del 2023.

Il periodo di tempo non viene specificato e per questo si consiglia di cliccare sul link presente che risulta essere malevolo. L’ente sottolinea di come il testo non sia scritto correttamente e tale dettaglio fa capo in molte delle false email di questo tipo.

Alcuni esempi fatti dall’Agenzia sugli indirizzi sono stati: direttiva.direttiva@ambertvtt.fr e contribut@daraltawheed.com ma oltre alla struttura possiamo vedere anche spazi usati in modo sbagliato, dai due in su oppure uno spazio prima della virgola. Nel testo, invece, possiamo trovare frasi del tipo “la raccomandiamo di non dare risposta” o “posta elletronica“.

I consigli su come difendersi

L’ente nazionale ha subito fatto luce sui dettagli a cui bisogna prestare attenzione. Queste comunicazioni, inoltre, vedono spesso all’interno link o allegati che se cliccati possono portare i propri dati in mano ai truffatori. Per questo motivo, indica l’Agenzia di non cliccare o scaricare nessun file contenuto all’interno. Questo perché servono da esca, dato che si viene rimandati ad un portale fasullo con il logo dell’ente, per carpire le informazioni personali.

Dunque, in presenza di queste comunicazioni il consiglio è di non far nulla, cancellare l’email e segnalare all’ente di riferimento. In ultima battuta, l’Agenzia delle Entrate tiene a precisare che disconosce queste comunicazioni e di cui non fa parte andando a precisare che in caso di dubbi o altri aspetti è sempre meglio rivolgersi o ai contatti ufficiali oppure ad uno sportello presente sul territorio. Lo stesso vale anche per comunicazioni che parlano di rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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