I Robot ci ruberanno il lavoro? Le occupazioni a rischio: c’è anche la tua?

Fin dal primo momento, i robot sono stati visti come nemici dei lavoratori. Molti sono convinti che il cambio arriverà in fretta. Ecco tutte le occupazioni che sarebbero a rischio.

Sono sempre più i prodotti culturali che hanno provato ad immaginare una presenza tecnologica, e di intelligenza artificiale, sempre più forte nel quotidiano. Anche da questi contenuti sono partiti alcuni interrogativi sul collegamento tra i robot e il mondo del lavoro.

Robot e lavoro
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Tantissime persone credono che, alla fine, i robot vadano a prendere il posto degli umani nell’universo lavorativo. Al momento, però, questi sono già presenti in alcune aziende, le stesse, però, molto difficilmente fanno a meno dei propri dipendenti. Questo perché i robot ancora non riescono a dare un’attività completa e non si sa se riusciranno mai a farlo.

Il binomio intelligenza artificiale-meno lavoro per le persone umane è sempre più forte e presente ma come stanno davvero le cose? Dietro questo “dualismo” ci sono alcune leggende che non hanno senso di esistere.

Robot e lavoro, come stanno le cose? Le occupazioni che sarebbero a rischio

Come si accennava in precedenza, già dai primi segnali molti hanno pensato che vari settori sarebbero stati messi sotto scacco dai robot e dell’intelligenza artificiale. Si è molto parlato di disoccupazione di massa ed capovolgimenti del genere. Almeno fino ad ora, non è stato così ma la rivoluzione tecnologica ha portato nuove postazioni lavorative.

La prima idea sulle occupazioni a rischio riguardava principalmente i settori manuali, artigiani, operai e così via. Si pensi alla discussione, forte, innescata dall’introduzione dei bracci meccanici ma tale apparecchio non ha portato a mettere in panchina i dipendenti ma, anzi, li ha portati a migliorare andandosi a formare in maniera più dettagliata.

Inoltre, l’intelligenza artificiale è istruita secondo regole precise che porta i robot ad eseguire sempre le solite azioni che si ripetono nel corso della giornata. Mentre i lavoratori umani compiono più azioni che si fanno sempre più complesse. In sintesi, queste innovazioni spingono i lavoratori ad un più alto livello di specializzazione, scenario che porta certi lavori ad essere maggiormente ricercati.

La sfida del domani ma che deve partire dal presente è legata alla creazione di un quadro con all’interno regole e disposizioni utili a sfruttare queste nuove occasioni.

Intelligenza artificiale e lavoratori umani possono coesistere?

Possiamo certamente dire che i robot possono essere una grande occasione per il lavoro manuale e per chi lo svolge. Gli aiuti che può dare l’IA sono molteplici e, come per la tecnologia, vale la pena apprendere tutto il meglio possibile che tale ambito possa donarci.

Ci sono ambiti dove le macchine si stanno avvicinando alle persone ma sono ancora lontane da quello che le persone riescono a realizzare. Pensiamo alla musica, in questo settore i dispositivi possono creare sequenza mai approfondite prima di ora ma queste sono solo il “là” alla costruzione della melodia completa. Lo stesso vale nella pittura o in altri settori artistici.

Dunque, oggi i dipendenti possono stare tranquilli perché il livello di formazione dei robot e dell’intelligenza artificiale appare davvero lontano da quello che è raggiunto e quotidianamente migliorato dagli essere umani.

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