L’INPS ha da poco comunicato gli aumenti sulla cassa integrazione e altri trattamenti di stampo previdenziale. Vediamo i benefici per chi si trova attualmente senza lavoro.
Arriva una importante notizia per tutte le persone che sono finite in cassa integrazione. Per loro, l’INPS ha annunciato tutti gli aumenti che si legano alle misure presenti nella legge di Bilancio e che fanno riferimento alla rivalutazione a seguito della crescente inflazione.
Da gennaio, si è verificato la cifra massima della cassa integrazione per via della rivalutazione dell’inflazione del 100%. Cosa che ha portato il trattamento di integrazione salariale ordinario e straordinario, della Cig per gli dipendenti agricoli, assegno di integrazione del FIS alla somma di 1.321,53 euro lordi che netti diventano 1.244,36 euro.
La comunicazione da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale non si è esaurita solo su ques ti dettagli ma ha anche messo in evidenza gli importi che sono aumentati anche per altri tipi di assegni di cassa integrazione. Rientrano, dunque, nella misura tantissime casse e non solo quelle più comuni e conosciute.
Cassa integrazione, rivalutazione del 100%: tutte le casse interessate
Lo scorso anno, la soglia massima della Cig è passata a uno dai due che erano previsti in base al livello della retribuzione. Con questa nuova situazione, l’Istituto ha chiarito le altre casse interessate dall’aumento:
- Assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del credito;
- Assegno integrazione salariale e dell’assegno emergenziale del Fondo di solidarietà del credito,
- Assegno per fondo solidarietà del credito cooperativo,
- Indennità di disoccupazione NASpI,
- Disoccupazione DIS-COLL,
- Indennità disoccupazione agricola,
- Disoccupazione a favore dei lavoratori autonomi dello spettacolo, ALAS,
- Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, ISCRO,
- Mensilità dell’assegno per le attività socialmente utili.
Cambiano gli importi dopo la rivalutazione: i massimali
La Cig è sicuramente una misura che porta a tante domande, come quella sugli anni di cassa integrazione in riferimento alla pensione. Tale domanda ci fa capire come questo scenario sia sempre più frequente ma, almeno, in questo caso si parla di un aumento dell’assegno:
- Con retribuzione mensile lorda sotto i 2.406,02 euro abbiamo un massimale di 1.306,75 euro;
- Con cifra compresa tra 2.406,02 e 3.803,33 euro lordi abbiamo un massimale di 1.506,19 euro,
- Oltre i 3.803,33 euro lordi abbiamo una cifra massimale di 1.902,81 euro.
Per quanto riguarda l’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del credito i massimali sono previsti in riferimento ad una retribuzione lorda all’anno sotto i 46.076,64 euro, con un lordo ridotto del 5,84% abbiamo una cifra netta di 2.534,26 euro. L’aumento arriva a 3.031,89 euro per la fascia che parte dalla cifra citata in precedenza e arriva ad un massimo di 60.626,25 euro lordi all’anno mentre oltre quest’ultima cifra si arriva a 4.243,58 euro.
Sulla NASpI, l’importo massimo per quest’anno è di 1.470,99 euro. Nel caso in cui la cifra vada oltre la soglia, l’Istituto andrà ad aggiungere il 25% della differenza tra 1.352,19 e 1.470,99 euro. E, come ricorda l’INPS, queste regole valgono anche per la DIS-COLL e l’indennità che spetta ai lavoratori dello spettacolo, ALAS. Importo che cresce anche per i lavoratori che hanno un ruolo nei lavori socialmente utili, per loro dal primo gennaio l’assegno è salito a 656,44 euro.