Assicurazione animali domestici, è obbligatoria? La risposta non è scontata

L’assicurazione animali domestici è obbligatoria? Scopriamo cosa dice la legge in merito alla possibilità di stipulare una polizza.

Stipulare una polizza assicurativa che protegga dai danni causati dai propri animali domestici è una forma di tutela particolarmente vantaggiosa. Ma quest’anno c’è una novità: i proprietari di animali domestici hanno la possibilità di stipulare il contratto di mutua assistenza veterinaria.

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In base ai dati raccolti, nell’ultimo anno si è registrato un boom di assicurazioni per cani e gatti. Ci stiamo riferendo alle polizze assicurative che proteggono la salute degli animali domestici ma, allo stesso tempo, offrono tutela in caso di danni, viaggi o smarrimento.

L’assicurazione sanitaria per cani e gatti esiste da diversi anni, ma a quanto pare nell’ultimo periodo c’è stato un vero e proprio boom di adesioni.

Dopotutto, in Italia, le spese veterinarie non sono coperte da alcuna agevolazione, fatta eccezione per le detrazioni fiscali al di sopra di una certa soglia.

I padroni di animali domestici sanno quanto possano essere costose le cure mediche dei loro amici pelosi. Per questo motivo vale la regola che dice: “prevenire è meglio che curare”. In pratica, avere una mutua assistenza veterinaria consente di beneficiare di cure mediche gratuite o per le quali è necessario versare solo una franchigia.

Se l’assistenza veterinaria è il tipo di assicurazione più in voga, sono in aumento anche le estensioni assicurative che offrono tutela in particolari casi.

In Italia, la polizza assicurativa per animali domestici è obbligatoria?

Assicurazione animali domestici: di cosa si tratta

Il mercato delle assicurazioni sanitarie per animali domestici è in costante espansione. Le polizze assicurative per cani e gatti, infatti, sono in continuo aumento diventando sempre più popolari.

Nella maggior parte dei casi, questo tipo di assicurazioni hanno lo scopo di proteggere i padroni degli animali in caso di improvvise spese veterinarie o danni procurati a terzi.

Per poter assicurare un animale domestico è necessario che questo sia regolarmente iscritto all’anagrafe e dotato di microchip e libretto sanitario. È inoltre necessario che l’animale sia regolarmente vaccinato.

Oltre ad ottenere un sostegno in caso di spese mediche improvvise, i proprietari di animali che sottoscrivono una polizza assicurativa intendono ricevere tutele in caso di responsabilità civile, per danni causati dal proprio amico domestico.

Non al caso, negli ultimi mesi, si sono registrati diversi casi di aggressioni da parte di cani, confermate anche dall’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani. In molti casi, si tratta di animali domestici affidati a dog-sitter non specializzati.

Per questo motivo, è in crescita il numero di proprietari di cani e gatti che decidono di stipulare una polizza assicurativa che offra copertura per la cosiddetta responsabilità civile.

Sebbene non esistono razze più aggressive di altre, alcune compagnie assicurative potrebbero applicare franchigie più elevate o condizioni diverse per alcune razze di cani come Pitbull, Rottweiler e Dogo argentino. Tra i fattori che influiscono sulla possibilità di stipulare un’assicurazione animali domestici vi è l’età dell’animale o la presenza di malattie.

Infatti, ci sono alcune compagnie che assicurano solo animali che hanno un’età maggiore ai 2 mesi è inferiore ai 10 anni.

In ogni caso, stipulare un’assicurazione per proteggersi dai danni, che i nostri animali domestici potrebbero causare a terzi, ha un costo che si aggira sulle 75 euro.

Se, invece, si opta per la polizza assicurativa è possibile ottenere il rimborso delle spese veterinarie legate a cure mediche o interventi chirurgici.

Generalmente questo tipo di assicurazioni prevede un esborso di circa €100 all’anno. In molti casi, è incluso anche il rimborso per l’acquisto di farmaci.

Ad ogni modo, il fenomeno della stipulazione di assicurazioni per animali sia in continua espansione, è doveroso ricordare che, in Italia, non esiste ancora alcun obbligo in tal senso.

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