Dieta mediterranea green: si perde peso velocemente, è davvero la migliore

Vi è dunque una novità rispetto alla dieta mediterranea, la versione green, ma questa risulta migliore per prendere perso? Ecco cosa c’è da sapere

In tantissimi sicuramente conoscono la dieta mediterranea, ma forse in pochi sono a conoscenza della versione green. Questa risulterebbe migliore per perdere i chili di troppo? Ecco cosa c’è da sapere in merito e l’ingrediente ‘segreto’.

DIETA MEDITERRANEA GREEN
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La dieta mediterranea è una delle più famose, ma alcuni recenti studi hanno esaminato alcuni effetti sull’organismo della versione green. Quest’ultima sarebbe risultata più efficiente di quella tradizionale per quanto concerne la riduzione del grasso viscerale in prossimità degli organi.

Il grasso, infatti, risulterebbe legato ai decessi precoci ed anche a diverse patologie. Un importante fattore in questa dieta mediterranea green risulterebbe l’introduzione di noci. Queste contengono molti polifenoli.

In realtà anche la mediterranea tradizionale avrebbe portato una riduzione del grasso viscerale, ma la nuova versione avrebbe raddoppiato gli effetti rispetto a quella cosiddetta standard.

La ricerca sperimentale è stata fatta dal gruppo DIRECT-PLUS e guidato dalle dott. Shai e Zelicha. Inoltre, vi è stato anche l’ausilio di diversi collaboratori italiani, tedeschi ed americani.

Dieta mediterranea green: di cosa si tratta?

Secondo recenti studi, pare dunque che la dieta mediterranea green risulti essere più efficace di quella standard anche se vi è da differenza solamente di pochi ingredienti.

Vi è messo dunque l’accento sui polifenoli, questi potrebbero avere un ruolo importante per proteggere il proprio organismo dal diabete di tipo due ed anche da altre tipologie di patrologie come quelle cardiache.

Vi è la possibilità di trovare i polifenoli nelle noci, nel ed anche nel cioccolato fondente. All’interno di questa nuova dieta, infatti, è previsto il consumo di tre o quattro tazze di tè verde, 7 noci e cento mg di Mankai. È necessario frullare insieme questi ingredienti e consumarli quotidianamente.

Per quanto riguarda, invece, il resto della dieta, questa non differisce molto dalla standard. Ma vi è il divieto di consumo della carne rossa e quella lavorata.

Lo studio è durato per diciotto mesi ed ha visto la partecipazione di duecento novanta quattro soggetti.

Il primo gruppo ha seguito la mediterranea tradizionale. Il secondo, invece, quella green ed il terzo invece ha utilizzato semplicemente le linee guida che normalmente si rispettano in una corretta alimentazione.

I 3 gruppi hanno seguito alcune sessioni concernenti gli stili di vita e vi sono stati consigliati  alcuni esercizi da svolgere. In più hanno ricevuto un abbonamento gratis per la palestra.

Infine, coloro che hanno condotto la ricerca hanno dato noci, tè verde e Mankai con l’aggiunta di alcuni consigli per farne un frullato.

I risultati

Dopo aver visto nel dettaglio cosa tratta la nuova dieta mediterranea versione green, di seguito i risultati raggiunti dallo studio.

Il Dr. Cypess, non ha preso parte alla ricerca, ma ha comunque deciso di dire la sua in merito e l’ha fatto tramite il Medical News Today.

Il Dottore ha spiegato che non è molto semplice fare un tipo di ricerca di questo tipo, ma questa ha comunque dato vita a diverse ipotesi ed ora queste possono trovare riscontro soprattutto per quanto riguarda il ruolo dei polifenoli sul tessuto adiposo viscerale.

Per capire se vi fosse stata o meno una perdita di grasso viscerale i soggetti interessati sono stati sottoposti ad una MRI. I risultati hanno mostrato che tutti i gruppi interessati hanno perso peso in maniera più o meno simile, ma con alcune differenze.

Infatti, per quanto concerne il tessuto adiposo viscerale i soggetti che si sono sottoposti alla mediterranea green ne hanno perso più del quattordici per cento. I soggetti che invece hanno seguito la standard il sei per cento. Ed infine quelli che hanno seguito una sana alimentazione il 4.2 per cento.

Ma cos’è il tessuto adiposo viscerale?

Il protagonista principale della ricerca pubblicata su BMC Medicine è il tessuto adiposo viscerale, ma di cosa si tratta?

Questa tipologia di grasso risulta essere molto pericolosa, secondo il Dr. Zelicha, perché questo è collegato a patologie come pressione alta, obesità ed anche diabete. Inoltre, aumenta anche il rischio di mortalità e di conseguenza risulta molto importante tenerlo sotto controllo.

Tale tessuto adiposo si trova più in profondità nell’organismo e di conseguenza non è visibile ad occhio nudo a differenza di quello superficiale. Visto che non è possibile vedere questo tessuto sono necessarie alcune indagini particolari come la TC, ma questo ha un prezzo elevato ed è richiesto molto tempo.

Di conseguenza, vi è la necessità di una strumentazione più all’avanguardia e di facile accesso.

Come si elimina il tessuto adiposo viscerale?

Secondo quanto riportato dallo studio, per ora la mediterranea green risulterebbe il miglior modo per ridurre il tessuto adiposo viscerale.

Infatti, secondo quanto spiegato dal Dr. Cypess, gran parte dei piani alimentari per perdere peso porterebbe ad una diminuzione del tessuto adiposo viscerale, ma la nuova versione della dieta mediterranea risulterebbe essere più efficace.

Inoltre, continua a spiegare Cypess, anche l’esercizio aerobico può risultare essere un buon modo per ridurre il grasso viscerale.

In uno studio passato, la Prof Shai aveva spiegato che gli esercizi aerobici uniti al consumo di noci avrebbero migliorato gli effetti della dieta mediterranea tradizionale. Inoltre, secondo il Dr. Zelicha, anche il consumo di grassi vegetali può essere molto utile per la riduzione del grasso viscerale.

Per avere maggiori informazioni riguardo lo studio pubblicato su BMC Medicine basta cliccare qui.

Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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