Bonus 900 euro per tutti, sono molti a non saperlo e non inviano la domanda

Se hai animali domestici sai quanto possono essere costose le spese veterinarie e i prodotti alimentari. Ma è in arrivo un bonus.

Il prossimo 31 dicembre 2022 sarà approvata la prima manovra del Governo Meloni. Ci stiamo riferendo alla Legge di bilancio che stabilisce in che modo lo Stato dovrà utilizzare i fondi in vista del prossimo anno.

Hai animali domestici
Internet tutto gratis

Al momento, ci sono oltre 3000 emendamenti depositati e che fanno riferimento a diversi argomenti. Tra questi vi è un argomento in particolare che riguarda gli animali domestici.

La proposta è stata avanzata dal Gruppo misto e porta la firma di Michela Vittoria Brambilla. L’intenzione quello di introdurre un bonus del valore di 150 euro per ogni animale da affezione che vive in famiglia.

Cosa prevede il bonus animali domestici? Potranno accedervi tutti o ci sarà un limite reddituale?

Hai animali domestici? Potrebbe arrivare un aiuto economico

La proposta avanzata dal Gruppo misto, che porta la firma di Michela Vittoria Brambilla, parla della possibilità di assegnare un bonus di 150 euro all’anno per ogni animali domestico che vive in famiglia. Requisito indispensabile per cedere al beneficio economico è che l’animale sia iscritto nella relativa anagrafe.

In base a quanto proposto dal emendamento, il bonus potrebbe essere percepito per un massimo di 3 animali domestici, per un valore complessivo di 450 euro all’anno. La somma di denaro dovrebbe essere erogata dall’istituto previdenziale su richiesta del proprietario dell’animale.

Ad ogni modo, per ottenere il beneficio economico è necessario che il proprietario dell’animale domestico faccio parte di un nucleo familiare il cui ISEE non sia superiore a 15.000 euro.

Inoltre, per i nuclei familiari il cui idea abbia un valore inferiore a 7.000 euro, l’assegno potrebbe essere raddoppiato e, dunque, arrivare ad un valore di 900 euro.

Il pacchetto di emendamenti da Michela Vittoria Brambilla contiene anche altre proposte. Tra questi vi è la riduzione dell’IVA sui prodotti alimentari per animali e sulle cure veterinarie.

Tra le altre cose viene anche il rifinanziamento del fondo destinato alla lotta al randagismo, in particolare nel territorio della Sicilia e delle regioni del sud Italia, dove il fenomeno è particolarmente diffuso.

Così come spiegato dalla stessa Brambilla, lo scopo dell’emendamento è quello di “integrare il testo del governo con misure per agevolare le famiglie che convivono con animali per tutelare gli animali e promuoverne il benessere per salvaguardare la biodiversità”.

Quanto costa avere un animale domestico

In base ad un’indagine condotta da Altroconsumo, negli ultimi anni è cresciuto il numero di animali domestici nei nuclei familiari italiani.

Nel 2021, l’indagine ha fatto emergere che, in Italia, ci sono circa 62,1 milioni di animali domestici.

La spesa media che affrontano, ogni anno, i proprietari di cani è di circa 1562 euro, di cui solo 341 euro sono le spese veterinarie.

Coloro che invece possiedono un gatto spendono mediamente 1200 euro, con cure mediche che si aggirano intorno ai 190 euro.

La maggior parte delle famiglie si è detta soddisfatta del servizio veterinario italiano, tuttavia circa il 70% degli intervistati hanno mostrato insoddisfazione rispetto al costo della prestazione.

Per quanto riguarda le spese relative all’acquisto di alimenti per animali domestici, mediamente questi si aggirano sui 880 euro per i cani e 779 euro per i gatti.

La spesa per i prodotti per l’igiene degli animali da compagnia è di 216 euro per i gatti e 208 euro per il cane.

Insomma, le famiglie che accolgono un animale sotto il proprio tetto si trovano ad affrontare spese piuttosto elevate. Data la situazione di crisi economica attuale, c’è da credere che molte famiglie rinunceranno alla compagnia di un animale domestico. Questo fenomeno potrebbe contribuire ad aumentare il sovraffollamento dei canili oppure il randagismo.

Da questi dati nasce la proposta presente nell’emendamento del Gruppo misto, di ridurre l’Iva sui prodotti per la cura e l’alimentazione degli animali domestici. Ma anche di introdurre un beneficio economico che possa offrire un concreto sostegno ai nuclei familiari, che accolgono un animale sotto il proprio tetto.

Impostazioni privacy