Pioggia di tasse nel 2024: quali sono e chi sarà colpito

Per i cittadini italiani il 2024 sarà un anno complicato a seguito di tante piccole tasse da sostenere: eccole tutte nel dettaglio.

Nella recente bozza della Legge di Bilancio non sono emersi solo gli aiuti per le famiglie in difficoltà ma anche tagli e micro tasse utili a recuperare parte delle coperture utilizzate per la manovra. Le tasse previste nel 2024 serviranno quindi per recuperare gli 8 miliardi di euro mancanti dalle coperture.

Tasse in aumento nel 2024
Pioggia di tasse per il 2024 – (Internet.Tuttogratis.it)

Nella manovra finanziaria ci sono misure utili per i redditi medio e bassi come il taglio del cuneo fiscale che, insieme all’unione delle prime due aliquote Irpef, darà un maggior potere d’acquisto ai consumatori. Questa misura si affianca ad altre ugualmente importanti e vanno però finanziate con tanti fondi che, attualmente, mancano nelle casse dello Stato.

Per questo motivo sarebbero in arrivo delle piccole tasse per reperire gli 8 miliardi di euro mancanti. Al centro dell’attenzione politica i rialzi anche sui pannolini, le sigarette e gli affitti: entriamo nel dettaglio di tutte queste imposte. Parte degli italiani sarà toccata dagli aumenti che renderanno la gestione delle proprie finanze ancora più complessa.

Tutte le tasse in vigore dal 2024: tanti micro aumenti

Ci sarà chi dovrà confrontarsi con la decisione sulla cedolare secca per gli affitti brevi oppure con l’imposta dai guadagni derivanti dagli interventi fatti con il Superbonus. Insomma, per molti italiani sarà necessario conoscere queste disposizioni nel dettaglio:

Le micro tasse nella legge di bilancio
Le micro tasse emerse dalla Legge di Bilancio – (Internet.Tuttogratis.it)
  • Mini tassa sulla casa: la cedolare secca sugli affitti brevi aumenterà dal 21% al 26%. Le locazioni sotto i 30 giorni, anche per chi affitta una camera con Airbnb, avranno un’imposta più alta. Non si salva dall‘aumento la prima abitazione affittata con contratti brevi. Inoltre c’è da segnalare anche l’incremento della tassa degli immobili detenuti all’estero da chi risiede in Italia, qui si passa dallo 0,76% all’1,06%;
  • Aumenti prodotti per l’infanzia: si prevede che il taglio dell’Iva sugli articoli per la prima infanzia non sarà applicato. Così come non si prevede lo sconto dell’Iva sugli assorbenti igienici (tampon tax), conservando in questo modo l’Iva al 10%;
  • Tassazione Superbonus: i guadagni derivati da questa misura saranno tassati al 26%. In caso di rivendita di una seconda casa ci sarà una tassazione del 26% sulla plusvalenza fatta. Attualmente, l’imposta si applica quando la vendita si realizza entro 5 anni, superato questo termine non è dovuta;
  • Aumenti sigarette: è probabile che tra gli aumenti ci saranno anche le accise sui tabacchi che comporterà un incremento sulle sigarette e il tabacco. Al momento la misura che chiarirà i reali aumenti non è stata stabilita ma si potranno avere maggior notizie verso la fine di quest’anno. Per le varie stime fatte si parla di un aumento che va dai 20 ai 40 centesimi.
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