Cambia l’assegno ordinario di invalidità: controlla il nuovo calcolo

Novità importanti per quanto riguarda l’assegno ordinario di invalidità. Vediamo nei dettagli che cosa cambierà per i percettori.

Importanti cambiamenti in arrivo sul fronte delle pensioni. In questo articolo vediamo nel dettaglio le novità inerenti all’assegno ordinario di invalidità.

Cambia l'assegno ordinario di invalidità
Novità riguardo l’assegno ordinario di invalidità/ Internet.tuttogratis.it

Sarà un’estate ricca di novità. Rivalutazione degli assegni pensionistici pari o inferiori al trattamento minimo, aumenti degli assegni sociali e novità anche per quanto riguarda l’assegno ordinario di invalidità. Per chi non lo sapesse, quest’ultimo è una prestazione erogata dall’INPS ai lavoratori con una capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo a causa di un’infermità fisica o mentale. Un lavoratore che percepisce l’assegno ordinario di invalidità può comunque continuare a lavorare. L’assegno viene rinnovato ogni tre anni dopo apposita visita di controllo. Dopo il terzo rinnovo, diventa permanente.

Tuttavia per ricevere l’assegno ordinario di invalidità non è sufficiente avere una capacità lavorativa ridotta: è necessario anche aver versato almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 nei 5 anni precedenti la richiesta per ottenere l’invalidità. L’importo dell’assegno ordinario di invalidità varia a seconda del reddito ma, di recente, sono state introdotte importanti novità a riguardo.

Assegno ordinario di invalidità: ecco cosa cambia

Lo scorso 28 settembre 2022 la Corte Suprema ha introdotto una novità importantissima per quanto riguarda l’importo dell’Assegno ordinario di invalidità. Si tratta di una novità che ancora pochi conoscono ma che può determinare una differenza sostanziale nelle cifre erogate. Vediamo cosa è cambiato.

Assegno ordinario di invalidità novità
Cambiano gli importi dell’assegno ordinario di invalidità/ Internet.tuttogratis.it

La Corte suprema ha stabilito che il diritto all’Assegno ordinario di invalidità si ottiene considerando soltanto il reddito del soggetto interessato e non anche il reddito  del coniuge  o di altri componenti del nucleo familiare. Pertanto l’importo dell’assegno, d’ora in avanti, dipenderà solo ed esclusivamente dal reddito della persona invalida che ha diritto al sussidio.

Bisogna puntualizzare un altro aspetto che pochi conoscono: l’assegno ordinario di invalidità viene calcolato come una normale pensione. Pertanto, a seconda di quando la persona invalida ha iniziato a versare i contributi, l’assegno sarà calcolato con il sistema retributivo, misto o contributivo puro. Se l’Assegno maturato è inferiore all’importo della pensione minima – che per il 2023 è di 563,74 euro – il lavoratore avrà diritto all’integrazione per raggiungere la cifra del trattamento minimo. Tuttavia l’integrazione spetterà soltanto se il suo assegno è stato calcolato con il sistema misto e solo se il suo reddito personale annuo non supera i 14.876,68 euro. L’assegno ordinario di invalidità, come già spiegato, è cumulabile con i redditi da lavoro perché il soggetto può comunque continuare a lavorare. In questo caso, però, l’importo del sussidio verrà ridotto in base al reddito annuo percepito dal lavoratore invalido. Nello specifico:

  • l’assegno ordinario di invalidità sarà ridotto del 25%, se il reddito lordo del lavoratore supera di 4 volte il trattamento minimo annuo;
  • sarà ridotto del 50%, se il reddito lordo supera di 5 volte il trattamento minimo annuo.

Un’ulteriore riduzione è prevista per i lavoratori che hanno meno di 40 anni di contributi. In alcuni casi è addirittura possibile perderlo, leggi qui le ipotesi.

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