Il PIN del bancomat è fondamentale per accedere alle funzioni che offre la banca. Cosa fare se si dimentica?
Il PIN (Personal Identification Number) è un codice formato da 5 cifre, che va inserito al momento del prelievo al bancomat, per autorizzare le operazioni.
Ciascun PIN del bancomat è creato tramite una procedura elettronica automatica e ogni carta ne possiede uno differente, che viene consegnato al proprietario in busta chiusa.
In seguito alla digitalizzazione, la maggior parte dei servizi a pagamento sono fruibili in modalità telematica e, dunque, il codice PIN è diventato fondamentale per tutte le transazioni. Il PIN del bancomat, però, è anche quello preso maggiormente di mira dai truffatori e, allo stesso tempo, gli utenti potrebbero facilmente dimenticarlo.
Rincuoriamo i nostri Lettori, illustrando un efficace trucco che permette di ricordare facilmente il codice ed evitare che cada in mani sbagliate. Scopriamo, quindi, in che modo memorizzare il PIN, in pochi e semplici passaggi.
PIN del bancomat: l’errore che quasi tutti gli utenti commettono
L’errore che gli utenti commettono più frequentemente è quello di scrivere il PIN del bancomat su una nota del telefono cellulare, oppure su un pezzo di carta conservato nella custodia dello smartphone.
Si tratta, purtroppo, del metodo più pericoloso. Il cellulare, infatti, potrebbe essere rubato e il foglio di carta smarrito proprio nei pressi dello sportello bancomat e ritrovato da malintenzionati.
Cosa bisogna fare, per evitare inconvenienti? Affidarsi alla propria memoria è l’espediente più sicuro. A tal proposito, uno studio realizzato dal Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi della Campania, ha ideato un meccanismo molto efficace per memorizzare i codici.
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Il metodo delle “tre fasi di memorizzazioni”
Il nostro cervello è già naturalmente programmato per “immagazzinare” informazioni. Il punto chiave per riuscire a non dimenticare è ripetere in continuazione l’informazione e collegarla a immagini e suoni. Grazie a dei facili esercizi, infatti, possiamo memorizzare il PIN come un gioco.
Il procedimento di memorizzazione, studiato dai ricercatori dell’Università degli Studi della Campania, è suddiviso in 3 fasi, ben distinte tra loro:
- codifica. Consiste nella registrazione dell’informazione, associandola ad un elemento semplice da ricordare. Può avvenire tramite uno stimolo o un evento;
- ritenzione. Prevede la conservazione in memoria dell’informazione ricevuta;
- recupero. Consente di recuperare l’informazione memorizzata in precedenza.
Attraverso questi semplici passaggi, possiamo, dunque, affidarci unicamente alla nostra memoria per ricordare date, codici, appuntamenti importanti, senza ricorrere a metodi che potrebbero rivelarsi pericolosi.