Alcune persone potrebbero avere necessità di aumentare gli estrogeni nel corpo. Per farlo sarebbe utile seguire una specifica dieta.
Ci sono alimenti che contengono fitoestrogeni, sostanze di origine vegetale strutturalmente e funzionalmente simili agli estrogeni.
Gli estrogeni sono degli ormoni il cui ruolo è molto importante nello sviluppo sessuale e riproduttivo delle donne. Si sintetizzano nelle ovaie, nelle cellule adipose e nelle ghiandole surrenali. Tra i compiti più significativi citiamo quello di regolatori del ciclo mestruale nonché lo sviluppo degli organi sessuali femminili, la crescita dei peli pubici e ascellari. In più, svolgono la funzione di messaggeri ad altri organi e tessuti essendo trasportati nel sangue. Arrivano al cuore, alla pelle, al fegato e al cervello. Significa, dunque, che livelli ottimali di estrogeni sono importanti non solo per la salute sessuale ma in generale dell’organismo. Nello specifico servono per
- regolare i livelli di colesterolo nel sangue,
- promuovere la salute delle ossa,
- stimolare la libido,
- partecipare alla formazione del collagene.
Risulta chiaro, dunque, il motivo per cui è fondamentare controllare i livelli di estrogeni nel corpo al fine di evitare l’insorgenza di malattie acute e croniche.
Come aumentare gli estrogeni
Ad influenzare i livelli di estrogeno nell’organismo due fattori principali, la dieta alimentare e lo stile di vita. Come accennato, molti alimenti sono ricchi di fitoestrogeni, gruppi di sostanze dall’azione estrogenica. Aumentando o diminuendo l’assunzione di questi cibi si possono incrementare o ridurre i livelli di estrogeni in base alle necessità personali (sempre previa consultazione del medico di base).
Contengono fitoestrogeni
- la frutta secca come albicocche, prugne, datteri,
- i semi di lino (si possono aggiungere allo yogurt, ad esempio, o ad un frullato di frutta o una crema di verdure),
- i fagioli bianchi, rossi, i ceci e i fagioli mung,
- la soia in quantità diverse in base al derivato consumato (tofu, tempeh, bevanda o cereali integrali),
- i semi di sesamo (bastano 50 grammi per cinque settimane per ottenere un effetto antiossidante, migliorare i lipidi nel sangue e lo stato degli ormoni sessuali),
- i germogli di alfalfa anche se il consumo deve essere moderato e attento (ben puliti e conservati al freddo per evitare infezioni da salmonella o escherichia coli).
- le bacche e i frutti rossi.
Dieta sì ma controllata
Agire da soli è un’imprudenza da evitare. Con la salute non si scherza e il consulto medico è fondamentale prima di ogni variazione nella dieta o nelle cure già in atto. I prodotti elencati, come detto, aumentano il livello di estrogeni nel corpo ma tale valore deve essere sempre tenuto sotto controllo. Sia il deficit quanto l’eccesso di estrogeni, infatti, possono rivelarsi dannosi per la salute delle persone.