Quanto guadagna un rider? La cifra genera polemiche

Sono tantissimi i rider in giro per l’Italia e per il Mondo ma la domanda che molti si pongono è: quanto guadagnano? La cifra ha generato qualche polemica.

Con le recenti evoluzioni tecnologiche si è fatto sempre più spazio alla figura del rider, un professionista che effettua consegne a domicilio e permette alle persone di avere in breve tempo quanto ordinato.

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Molto spesso, i rider si occupano di consegnare del cibo e si muovono per conto di piattaforme apposite che operano in questo campo. Se da un lato, la loro attività lavorativa è chiara e trasparente dall’altra molte sono state le polemiche in relazione al guadagno.

La vita di un rider non è certamente semplice molti sono i costi chiamati a sostenere durante tutta la giornata. Proprio per questo motivo, sono tanti ad interrogarsi sull’effettiva paga di un “ciclofattorino“.

Il guadagno, non alto, di un rider

L’importanza dei rider è sotto gli occhi di tutti ed è proprio per questo che Le Iene, tramite un servizio di Nicolò De Devitiis, hanno voluto indagare sulla possibile paga di un lavoratore di questo settore. Secondo l’indagine condotta da De Devitiis, il guadagno di un rider non è stato alto ed ha toccato appena 36 euro per 10 ore di lavoro.

Nello specifico, l’inviato della trasmissione Mediaset ha vestito per un giorno i panni di un rider. Tra freddo, ordini continui, rischi incidenti e penalizzazioni, la paga a fine giornata non è stata così alta come molti pensano. La cifra raccolta è ben diversa da quanto segnalato dal contratto, nel documento, infatti, si parla di circa 10 euro all’ora e viene calcolata prendendo come riferimento il tempo stimato per ogni consegna.

Dalla paga guadagnata da De Devitiis, lavorando 6 giorni su 7 si arriverebbe ad un totale di 950 euro lordi senza alcun diritto. Uno stipendio mensile che, tenendo conto del caro vita di oggi, non permette una condizione di vita facile.

Le condizioni di lavoro

Diventare rider è davvero semplice dato che l’iscrizione è aperta praticamente a tutti ma il discorso si fa complicato se si vanno a guardare le condizioni di lavoro. Dal servizio de Le Iene emerge che:

  • Solo il 33% delle aziende assume tramite un contratto a tempo determinato;
  • Le altre inducono il rider ad aprire una Partita Iva così da non riconoscere: tredicesima, straordinari, Tfr e malattie. Quindi, molti rider devono anche sostenere i costi della Partita Iva e del commercialista.

Inoltre, quando le temperature sono basse la paga aumenta così da incentivare i rider ad iniziare la loro attività su strada anche in condizioni non propriamente semplici. Insomma, dal servizio della trasmissione televisiva emerge una realtà non affatto semplice e poco tutelata, un ambiente molto complesso che attualmente porta i lavoratori a non avere i giusti diritti.

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