Meglio pagare in contanti o con la carta? Per risparmiare la scelta furba è solo una e potrebbe stupire in molti.
Negli ultimi mesi, la platea italiana si è fortemente divisa tra chi usa il contante e chi preferisce pagare con carta o strumenti digitali. Ma qual è il sistema più conveniente per i consumatori?
Con l’avanzamento tecnologico, gli strumenti di pagamento digitali hanno preso sempre più piede diventando una realtà consolidata. Ma negli anni, all’interno della comunità scientifica, si è rafforzata l’idea di come il pagamento con carta porti ad una spesa maggiore.
Uno studio del 2001 ha messo in evidenza il fatto che le persone si aspettavano di pagare meno i biglietti degli eventi sportivi utilizzando le banconote. Tale concezione è stata confermata nel 2018 da Runnemark, che ha svelato che pagando con sistemi smartpay rispetto alla carta si ha un grado di impulsività più alto. Tali scenari hanno portato a parlare alla Neurovendita di riduzione del “dolore di pagamento”.
Il contante evita spese superfluo: lo strumento che riduce il “dolore di pagamento”
Le domande sul contante sono sempre di più e toccano vari aspetti finanziari, ad esempio per alcuni sarebbe addirittura meglio pagare in contanti anche una casa invece di aprire un mutuo. Insomma, sono varie le correnti che sottolineano come questo strumento sia per molti consumatori una scelta consapevole e che porta a spendere di meno.
La metodologia di pagamento, infatti, sancisce il tipo di spesa: i sistemi digitali portano ad una spesa maggiore perché all’interno dell’operazione entrano in gioco 3 fattori decisivi:
- Difficoltà a tenere i conti;
- Autocontrollo non gestito a sufficienza;
- Ridotto coinvolgimento sensoriale.
In Italia, secondo un report della Banca Centrale Europea (Bce), il contante è lo strumento di pagamento più utilizzato, sarebbero 6 transazioni su 10 ad venir estinte con questa soluzione e i consumatori che procedono maggiormente a tale pagamento sono quelli con reddito medio-basso. Questo dettaglio non è casuale e potrebbe essere come una sorta di difesa contro la pressione finanziaria che si è abbattuta in questi anni. Con il contante, infatti, si può mettere un freno alle spese non necessarie eseguendo solo quelle fondamentali con un budget delineato.
A quanto pare, dunque, usare il contante non è sbagliato soprattutto se si vogliono stare attenti alle spese. Avere una gestione oculata è fondamentale se non si vuole perdere troppi soldi e gli italiani lo sanno bene e molti di loro si sono adeguati anche tramite la scelta del contante.