Con la recente entrata in scena dell’assegno unico per i figli a carico tanto è cambiato anche in materia di detrazioni: ecco le famiglie che ne avranno ancora diritto.
Il primo marzo 2023 ha fatto il suo ingresso in scena l’assegno unico per i figli a carico, una misura per i genitori che ha assorbito gran parte delle normative di questo ambito. Visto questo grande cambiamento, molte famiglie si chiedono a chi spettano, oggi, le detrazioni sui figli a carico.
L’introduzione di nuove misure conduce i cittadini ad aggiornarsi su tutte le modifiche che vengono apportate. In questo specifico caso, possiamo fin da subito dire che con l’assegno unico, le detrazioni non sono andate in pensione ma si collegano a specifici contesti.
Ci sono dei nuovi parametri da considerare e i primi effetti si vedranno già dalla prossima dichiarazione dei redditi, ad esempio è stato modificato anche il prospetto dei familiari a carico nel modello 730. Andiamo, quindi, a vedere tutte le nuove condizioni per ricevere le detrazioni sui figli a carico.
Assegno unico: le famiglie che hanno diritto alle detrazioni sui figli a carico
L’introduzione dell’assegno unico ha portato a molte famiglie italiane una vera e propria pioggia di soldi. Questa misura, però, ha cambiato le modalità di sostegno delle famiglie andando a ridefinire i criteri che riguardano le detrazioni per i figli a carico.
Nello specifico, le detrazioni per i figli a carico prendono come riferimento 2 elementi: l’età e il reddito del figlio. Si considerano a carico i figli:
- Che hanno meno di 24 anni e, nel periodo d’imposta di riferimento, realizzato un reddito di non oltre 4.000 euro;
- Se hanno superato i 24 anni, possono produrre al massimo un reddito di 2.840,51 euro.
A cambiare in maniera sensibile sono le indicazioni che riguardano le famiglie con più di quattro figli a carico. Per loro, prima dell’introduzione dell’assegno unico, era pervista una detrazione ulteriore di 1.200 euro. Questa misura, a seguito del decreto sull’assegno, è stata abrogata dal primo marzo.
Da chi viene percepito l’assegno
Questa nuova misura ha sicuramente portato grandi benefici alle famiglie di tutta Italia. L’assegno è percepito dai nuclei familiari con figli, naturali, affidati o adottivi, di massimo 21 anni. La cifra viene stabilita in base all’attestazione Isee mentre non è previsto il requisito dell’età per i figli con disabilità accertata.
Per chi, invece, ha figli a carico ma con oltre 21 anni non hanno diritto all’erogazione dell’assegno. Ma, come abbiamo visto, queste famiglie possono ricevere le detrazioni di riferimento. Insomma, nonostante la grande novità fornita dall’assegno unico per i figli a carico, la misura permette ancora oggi ad alcune famiglie di continuare a ricevere le detrazioni per i propri figli.