Lavoro, “300 milioni di posti a rischio”: lo studio sull’IA sconvolge

L’Intelligenza Artificiale potrebbe portare un serio rischio a tantissimi lavoratori. Uno studio ha evidenziato tutte le posizioni in pericolo: ecco i dati emersi.

Nel corso di questi anni, l’Intelligenza Artificiale ha fatto dei passi in avanti davvero sorprendenti. Un’evoluzione che sta portando sempre più nei lavoratori una certa preoccupazione che sembra giustificata.

IA e lavoro
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Di recente, Goldman Sachs ha condotto un’indagine in cui è emerso che ad essere in bilico sarebbero ben 300 milioni di posti di lavoro. Dagli operatori di cassa fino ad arrivare agli impiegati amministrativi, molte posizioni vedrebbero nell’IA un pericolo a dir poco profondo.

Il rischio, secondo lo studio, nei prossimi 7 anni aumenterà per i lavoratori che sviluppano una mansione ripetitiva e di routine, i lavori manuali ma anche quelli specializzati. Andiamo, dunque, a vedere tutti i dettagli condotti da uno dei colossi finanziari al mondo.

Intelligenza Artificiale, pericolo per molti lavori: lo studio

Lo studio condotto da Goldamn Sachs prende il nome di “The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth” ed evidenzia gli effetti dell’IA sulla crescita economica su scala mondiale. Nel merito, la società ritiene possibile un boom della produttività a seguito della combinazione di 3 elementi:

  • Il primo riguarda un significativo risparmio sul costo del lavoro;
  • Il secondo riguarda il cambiamento delle mansioni con nuovi posti di lavoro;
  • L’ultimo elemento riguarda l’unione dei precedenti due punti che danno vita ad un aumento della produttività.

Da queste considerazioni, gli autori hanno messo in luce una stima che coinvolge circa due terzi dei lavoratori degli americani ed europei. In aggiunta, due autori della ricerca, Joseph Briggs e Devesh Kodnani, hanno sottolineato di come la maggior parte delle persone potrebbe ridurre lo svolgimento della propria attività quotidiana del 50%.

Uno scenario molto complesso anche se alcuni lavori sono definiti da molti come insostituibili. Per arginare questa deriva, alcuni esperti consigliano di investire nella formazione e nella generazione di competenze sempre più specifiche e specializzate che possano permettere ai lavoratori di adeguarsi ai cambiamenti del tempo e della tecnologia.

Nonostante una preoccupazione sempre più crescente, sono molti gli esperti convinti che l’Intelligenza Artificiale non vada a sostituire totalmente l’uomo sul suo posto di lavoro. La previsione è che l’IA potrebbe dare una seria e importante mano sulla produttività e i processi aziendali, così da dare alle imprese un vantaggio competitivo. Dunque, sono diverse le correnti di pensiero in merito all’IA nel mondo del lavoro e nessuno può dire con certezza che la tecnologia possa prendere il posto dell’uomo. L’unica certezza è rappresentata dal fatto che al momento lavoratori e IA vanno a braccetto e tale combinazione non può fare altro che portare benefici all’intero sistema.

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