L’indennità commercianti è rivolta ai lavoratori che hanno cessato la propria attività. A quanto ammonta il beneficio?
Dal 2019, l’INPS eroga un indennizzo alle aziende commerciali in crisi, che devono interrompere in anticipo l’attività.
Si tratta di uno strumento di sostegno al reddito che accompagna, fino alla pensione, i commercianti che hanno deciso di rottamare la propria licenza.
Le condizioni e i requisiti per ottenere l’indennità commercianti variano ogni anno. Vediamo, dunque, quali sono le novità per il 2023.
Indennità commercianti: a chi spetta?
In Redazione è giunto il seguente quesito:
“Buongiorno, volevo sapere se il Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale è stato rifinanziato per il 2023. Ho presentato domanda lo scorso 31 gennaio e l’INPS mi ha informato che, al momento, il Fondo non è stato ancora finanziato. Sapete quali sono le tempistiche? Grazie mille.”
Specifichiamo al nostro Lettore che possono beneficiare dell’indennità commercianti:
- i titolari di attività commerciale al minuto in sede fissa, anche dedita alla somministrazione di alimenti e bevande;
- gli agenti e i rappresentanti di commercio, ai sensi della Legge n.204/1985;
- le attività commerciali su aree pubbliche, anche itineranti.
Sono, invece, esclusi:
- gli esercenti attività commerciali all’ingrosso;
- i titolari di attività commerciali svolte al di fuori dei tradizionali negozi, banchi o mercati. Per esempio, il commercio elettronico, la vendita per corrispondenza, la vendita o la somministrazione di bevande o alimenti in posti non aperti al pubblico (come scuole, ospedali, mense aziendali);
- gli esercenti attività di intermediazione diversa da quella tutelata dalla Legge n.204/1985, come i procacciatori e gli agenti d’affari, i promotori finanziari e gli agenti immobiliari.
I requisiti per ottenere l’agevolazione
Per ricevere l’indennità, le categorie di beneficiari appena elencate devono possedere i seguenti requisiti:
- 62 anni di età, se uomini, oppure 57 anni di età, se donne;
- iscrizione come titolari o coadiutori, da almeno 5 anni, nella Gestione previdenziale INPS degli esercenti attività commerciali;
- cessazione definitiva dell’attività commerciale;
- riconsegna al Comune dell’autorizzazione o della licenza amministrativa per l’avvio dell’attività oppure comunicazione all’Ente della cessazione dell’attività commerciale;
- cancellazione dal Registro delle imprese presso la Camera di Commercio o dal Repertorio Economico Amministrativo – REA.
L’indennità commercianti è accreditata a partire dal primo giorno del mese seguente quello in cui è stata presentata la domanda. L’erogazione, inoltre, spetta fino al mese in cui si compie l’età pensionabile stabilita per gli iscritti alla Gestione dei commercianti.
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Con quali trattamenti è compatibile l’indennità commercianti?
Il sussidio economico in questione è incompatibile con lo svolgimento di ogni tipo di attività lavorativa autonoma, subordinata e occasionale. In caso di irregolarità, l’erogazione della misura viene interrotta dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il beneficiario riprende l’attività lavorativa.
L’interruzione, inoltre, comporta l’impossibilità di richiedere l’agevolazione in un momento successivo.
Al contrario, l’indennizzo è compatibile con ogni tipo di prestazione pensionistica diretta, tranne la pensione di vecchiaia.
L’importo della misura di sostegno è pari al trattamento minimo della pensione per gli iscritti alla Gestione commercianti INPS che, per il 2023, è di 524,35 euro.
Presentazione della richiesta di indennizzo
Le domande per il sussidio vanno inoltrate telematicamente, tramite la piattaforma web dell’INPS, accessibile dalla sezione “Modulistica”. La richiesta può pervenire:
- personalmente, dal cittadino interessato, tramite le proprie credenziali digitali SPID, CIE o CNS;
- attraverso un Patronato o gli intermediari dell’INPS;
- telefonando il Contact Center dell’Istituto di Previdenza, ai numeri 803.164 (da rete fissa) o 06.164.164 (da rete mobile).
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Il Fondo è stato finanziato anche per il 2023?
Dal 2019, l’indennità commercianti è diventata un sussidio strutturale. Per rispondere al dubbio del nostro Lettore, sottolineiamo, però, che l’erogazione dell’indennizzo dipende dalla disponibilità delle risorse finanziare presso il Fondo per la razionalizzazione della rete commerciale, istituito dall’NPS.
Di conseguenza, se i finanziamenti non dovessero essere sufficienti, non verranno prese in considerazione le nuove domande.
Per l’anno in corso, siamo ancora in attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’Istituto di Previdenza.