Si ritorna a parlare di una truffa INPS, una frode che riesce a svuotare il conto con un solo messaggio: ecco come l’ente ha messo in guardia gli utenti.
A spaventare tantissimi utenti è ancora una volta una truffa Inps che tende a colpire il conto corrente della potenziale vittima. Per tale ragione, l’ente è scesa in campo a salvaguardia dei cittadini italiani.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha avvertito i cittadini italiani di un nuovo tentativo di smishing. Tale tecnica si realizza con la ricezione di un messaggio allarmante che tenta di condurre la potenziale vittima a cliccare sul link presente.
I truffatori, tramite questa tecnica, puntano a spaventare l’utente così da portarlo ad inserire i propri dati in un form falso e che fa capo agli stessi criminali. Dato il numero sempre più crescente di vittime, l’Inps ha deciso di evidenziare tale messaggio. Andiamo a vedere i dettagli della comunicazione e come difendersi.
Truffa Inps, il messaggio a cui stare attenti: “Pagamento di 930 euro fallito”
A mettere in evidenza la truffa Inps sono stati proprio i canali social dell’Istituto, questi hanno mostrato il nuovo tentativo di smishing da parte dei truffatori: un sms in cui si avvisava la vittima di un accredito di 930 euro sul conto corrente. Questa comunicazione, però, altro non era che l’esca per rubare i dati della vittima.
Nello specifico, il contenuto del messaggio segnala un accredito fallito per via della mancanza dei dati bancari dell’utente e per tale ragione occorreva aggiornare immediatamente tramite il link. Il collegamento presente avrebbe condotto la vittima ad una pagina che non è gestita dall’ente ma è stata creata ad hoc dai truffatori. In quella pagina, i dati inseriti sarebbero stati, di fatto, concessi agli hacker che avrebbero potuto svuotare il conto o utilizzarli per i loro loschi affari.
Come difendersi da questo tipo di inganno
Questa truffa messa in evidenza dall’Inps è solo uno degli ultimi episodi che sono presenti sul web, di recente si è segnalata un’altra frode a nome dell’Istituto ma questa volta tramite una mail. Insomma, le tecniche più utilizzate dagli hacker sono phishing e smishing ma è opportuno sapere che nessuna banca o ente richiede dati sensibili con queste modalità.
È importante, inoltre, stare lontani da link e allegati che possono rappresentare lo snodo cruciale della truffa. Infine, per sollevare ogni tipo di dubbio contattiamo gli operatori dell’ente di riferimento per segnalare tale messaggio, solo in quel momento capiremo se siamo al centro di un tentativo di truffa oppure se la comunicazione è affidabile. Se, invece, abbiamo dato le nostre informazioni ai truffatori procediamo immediatamente alla denuncia alla Polizia Postale.