Allarme Chips vegetali in busta, rischio contaminazione: controlla subito in dispensa

Il Ministero della Salute ha divulgato in data 7 marzo 2023 un richiamo alimentare riguardante il rischio contaminazione di alcune Chips vegetali in busta. I dettagli del comunicato.

Si torna nuovamente a parlare di un richiamo eseguito dal Ministero della Salute in merito ad un prodotto alimentare, in questo caso Chips vegetali in busta, che potrebbe presentare dei problemi.

La nota dal Ministero è stata pubblicata in data 7 marzo 2023 e ha messo in evidenza il richiamo per presunto rischio contaminazione per le Chips vegetali Amica Chips denominate come “Ortolana“. Questo prodotto è molto acquistato dai consumatori italiani e alcuni potrebbero averlo ancora a disposizione.

All’interno della comunicazione istituzionale tutti i dettagli sul prodotto da prendere in considerazione e come comportarsi nel caso in cui le Chips vegetali in busta fossero ancora a nostra disposizione.

Chips vegetali, richiamo per rischio contaminazione: dettagli del prodotto e cosa fare

Da come si evince dal documento ufficiale del Ministero, la data del richiamo si riferisce al 3/3/2023 e riguarda il prodotto di Amica Chips S.P.A, si ricorda che il richiamo è avvenuto in maniera precauzionale e, come avviene in questo caso, seguiranno tutti i dovuti accertamenti.

Il prodotto richiamato ha un lotto di produzione 080587 con un marchio che identifica produttore e stabilimento il Yellow Chips B.V. La produzione delle Chips vegetali in busta Amica Chips “Ortolana”, invece, è avvenuta nella sede presente nei Paesi Bassi. La confezione è da 100 grammi e ha data di scadenza del 25 marzo 2023.

La motivazione del richiamo, come segnalato sempre dal documento del Ministero, sarebbe la possibile presenza a livelli alti di Acrilammide.

Nel caso in cui, questo prodotto fosse nella nostra dispensa, andiamo al punto vendita in cui lo abbiamo acquistato e segnaliamo l’acquisto delle Chips vegetali che hanno subito il richiamo dal Ministero della Salute. Questo richiamo si aggiunge ad un altro diffuso poche settimane fa e che riguardava delle mandorle sgusciate.

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