Le case a 1 euro possono rappresentare per molti un vera e propria opportunità ma non dobbiamo farci ingannare dal prezzo ridotto perché ci sono altri costi da considerare. Ecco quali sono.
Visto il periodo economico e finanziario attuale, acquistare case a 1 euro non può certo che far alzare la soglia dell’interesse. All’interno dell’operazione, però, vanno considerati costi che per molti sono celati ma che esistono.
Quando si pensa ad una casa a 1 euro si fa subito riferimento ai costi di ristrutturazione ma questi sono solo una parte del totale che è segnato da diverse voci. Per questo motivo, l’operazione che porta all’acquisto è solo all’apparenza facile ma è strutturata con all’interno diversi indicatori che non possiamo non considerare.
Questa abitazione hanno un costo così basso perché sono donazioni ai Comuni che poi, tramite una specifica procedura, passano a chi vuole effettuare tale investimento. Come detto, però, ci sono dei costi nascosti che vanno considerati e che sono stati evidenziati dal portale idealista.it. Vediamo insieme quali sono.
Case a 1 euro, i costi nascosti sono molteplici: ecco a cosa stare attenti
Quando si parla di una casa, il prezzo ridotto non può che far accendere il proprio interesse. Di certo, le case a 1 euro rappresentano un’occasione imperdibile ma bisogna conoscere i costi nascosti che non fanno riferimento allo stato o alla grandezza dell’immobile.
Tra i costi principali troviamo la tassa sulla casa una volta che si diventa proprietari e se stiamo acquistando la casa avendone già una, le tasse da pagare aumentano. Abbiamo i costi contabili e notarili dato che avvocati e commercialisti vanno a stilare tutta la documentazione per l’acquisto. Ai fissi ci sono anche dei costi variabili come quelli che riguardano il rinnovo, arredamento, elettrodomestici. Tutti costi che bisogna mettere in conto dato che si parla di strutture che hanno bisogno di una profonda sistemata.
A prescindere dal tipo di abitazione, in Italia vige la tassa sulle abitazioni che conduce un proprietario a versare i contributi sulla struttura acquistata. Andando sempre a ricordare che se stiamo acquistando una seconda casa, le tasse devono essere rimodulate.
Abitazioni a 1 euro, gli obblighi del compratore
Qualsiasi tipo di operazione porta in luce degli obblighi da seguire, a maggior ragione se si parla di un’operazione per una casa a 1 euro che si fa con il Comune di riferimento. In questo caso, l’acquirente deve rispettare la polizza fideiussoria di 5.000 euro che stila il Comune, questa ha durata di 3 anni e serve a garantire la sicurezza dell’acquisto. Altro obbligo è stilare un progetto di ristrutturazione e rivalutazione della struttura entro un anno e, infine, saldare tutte le spese apparse per la registrazione, volture e accatastamento.
Insieme a questi obblighi si aggiunge quello in cui bisogna far partire i lavori entro 2 mesi. Questi 2 mesi partono dal momento in cui si hanno tutti i permessi possibili. Non bisogna mai dimenticare, poi, di leggere con profonda attenzione il bando per capire bene i tempi di manovra e non lasciare nulla al caso. Dal documento possiamo capire anche entro quando dovremmo finire i lavori, anche se in genere la scadenza è su 3 anni. Da come vediamo, dunque, acquistare case a 1 euro non è semplicissimo ma con un po’ di informazione possiamo procedere ad un investimento che, di certo, sarà ripagato nel corso degli anni.