Il decreto Milleproroghe ha tenuto banco in questi mesi arrivando alla sua ufficialità. A slittare, però, lo stralcio delle cartelle esattoriali. Ecco la data evidenziata dal decreto.
L’aspetto economico e finanziario del paese è stato uno dei temi che il governo Meloni ha indagato arrivando alla, ormai, conosciutissima tregua fiscale. Molti aspettavano il decreto Milleproroghe per lo stralcio delle cartelle esattoriali ma l’ufficialità ha portato alla luce una novità.
L’approvazione da parte della Camera è stata totale e ha portato alla conversione in legge del decreto 198/2022. Il decreto Milleproroghe ha messo in luce 45 articoli divisi in 345 commi e all’interno ci sono delle novità che toccano tantissimi ambiti. Tra questi lo spostamento della data per lo stralcio delle cartelle.
Il rinvio non riguarda solo l’eliminazione definitiva di alcuni debiti ma anche la sospensione della riscossione delle pendenze che possono essere condannate. Ma quando sarà possibile, dunque, attuare lo stralcio delle cartelle esattoriali?
Milleproroghe, rinvio per lo stralcio delle cartelle esattoriali: nuova data il 30 aprile 2023
La nuova data che riguarda lo stralcio delle cartelle esattoriali è quella del 30 aprile 2023. Da quel momento, tutte le cifre che rientrano nel condono potranno essere messe alle spalle, anche se in merito a tale situazione le casse private non si sono mostrate favorevoli.
Si ricorda che lo stralcio delle cartelle esattoriali diventa automatico quando la cifra residua arriva ad un massimo di 1.000 euro. Queste cartelle devo esser state affidate al Fisco italiano tra gli anni 2000 e 2015 e devono riguardare pendenze nei confronti dello Stato o dell’INPS mentre verso gli enti territoriali e di previdenza ma privati si dovrà fare riferimento ad una delibera, da fare entro il 31 marzo prossimo, per la disapplicazione.
Confermata, in Senato, la possibilità da parte degli enti territoriali e quelli di previdenza non pubblici di dire no allo stralcio parziale delle cartelle che fanno riferimento a loro oppure procedere al condono nella sua forma totale. Una decisione che va deliberata entro il 31 marzo ma anche in questo caso la riscossione è sospesa fino alla fine di aprile.
L’attuale slittamento ha sorpreso tutti i cittadini che erano pronti a dire addio alle proprie cartelle, anche perché a risultare non convinti di questo scenario sono stati anche i Comuni. La data appare certa ma lo stralcio delle cartelle potrebbe tornare a far discutere mettendo in luce le diverse posizioni.