Si torna a parlare nuovamente di una campagna phishing che colpisce sia l’Agenzia delle Entrate che i tanti contribuenti. Questa volta, le comunicazione da attenzionare riguardano il registro tributario.
Nelle ultime settimane, l’Agenzia delle Entrate si è trovata svariate volte a divulgare avvisi in merito a tentativi di phishing. Come questa volta dove la comunicazione dell’ente è stata pubblicata il 2 marzo 2023.
Come, ormai, ben sappiamo il phishing è la tecnica più utilizzata dai truffatori semplicemente perché è la più facile da mettere in campo. Questo tentativo viene fatto soprattutto andando ad inviare messaggi di enti con un numero di clienti elevatissimo, proprio come l’Agenzia delle Entrate.
All’Agenzia delle Entrate si legano soprattutto i contribuenti e gli autonomi ed è per questo che l’ente è sempre veloce a mettere in guardia i tantissimi cittadini che usano la piattaforma. Con questo avviso, l’Agenzia evidenzia delle campagne false definite “comunicazione IVA“. Vediamo i dettagli dell’avviso e come difendersi.
Truffa Agenzia delle Entrate, occhio alla “Commissione di osservanza sul registro tributario”: i dettagli
Che siano e-mail o SMS, qualsiasi comunicazione in entrata deve essere ben controllata. A maggior ragione se ci sono degli avvisi chiari e precisi da parte degli istituti, in questo caso l’Agenzia delle Entrate. In merito all’ente, già qualche giorno fa ha svelato alcune comunicazioni che parlavano di una notifica amministrativa. Qui, specifica l’ente, si parla dell’inesistente Commissione di osservanza sul registro tributario.
L’Agenzia delle Entrate nella suo avviso segnala come nel messaggio si sottolineano delle presunte irregolarità che si sarebbero verificate nella comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA, con il periodo di riferimento che fa capo ai tre mesi del 2023.
Anche in questo caso, ai piedi del messaggio fasullo troviamo un link che ci porta a scaricare un documento e che porta alla trappola la potenziale vittima. L’Agenzia disconosce totalmente questo tipo di messaggi e si dichiara totalmente estranea ai fatti anche perché l’ente non opera nella maniera più assoluta in questo modo ed è proprio per questo motivo che l’Agenzia è spesso coinvolta in campagne di phishing.
Come sempre si raccomanda, quando ci sono queste comunicazioni non si deve cliccare su nessun link sia che si tratti di un allegato da scaricare sia che si tratti di un portale da visualizzare. Entrambi i percorsi portano a perdere i nostri dati innescando delle situazioni a cui correre ai ripari non è mai semplice. Sia l’Agenzia delle Entrate sia altri enti nazionali, non operano in questo modo ma raggiungono il contribuente tramite altri mezzi. Quando siamo in presenza di questi messaggi, evitiamo di farci prendere dal panico e, in caso di estremi dubbi, contattiamo l’assistenza dell’istituto di riferimento. Un contatto diretto che ci aiuterà senza ombra di dubbio a sollevare tutte le perplessità del caso.