Di recente sono state inaugurate tante case di comunità, strutture previste dal Pnrr ma cosa sono? Entriamo nei dettagli di queste case e vediamo dove sono situate.
Il Pnrr del 2021 ha concentrato una parte del proprio documento sulle case di comunità. Queste sono nuove strutture socio-sanitarie che fanno parte del servizio sanitario nazionale. Negli ultimi mesi, tante sono state le case inaugurate.
La pandemia ha portato in superfice il problema della sanità italiana e proprio per questo le case di comunità possono essere un primo tassello utile per salvaguardare la salute dei cittadini della penisola. La realizzazione di queste strutture porta in dote la volontà di rendere maggiore il controllo locale e permettere cure e diagnosi in modo più veloce e semplice.
Solo in Lombardia ci sono almeno 90 case di comunità ma le strutture si estenderanno su tutto lo stivale così da permettere ai cittadini un luogo sicuro dove rivolgersi senza affollare le strutture ospedaliere. Andiamo, quindi, a vedere nello specifico cosa sono queste strutture e come dovrebbero funzionare.
Case di comunità, una nuova mano alla sanità: ecco cosa sono
Dare respiro alla sanità italiana, in questa ottica si posizionano le case di comunità che dovranno essere situate su tutto il territorio italiano. Ma queste strutture non saranno accessibili solo fisicamente ma anche da casa tramite la telemedicina che può permettere assistenza e diagnosi più veloci.
Le regioni hanno visto arrivare i fondi dal Pnrr e dovranno agire nell’ottica di recupero delle strutture dismesse così da realizzare 1.350 case di comunità. Nel progetto si prevede una casa ogni circa 50.000 abitanti in cui all’interno sono presenti oltre 30 professionisti sanitari. Medici e pediatri dovrebbero essere quelli conosciuti dalla popolazione locale, a supporto anche infermieri, assistenti sociali e unità di supporto.
Le case di comunità dovrebbero essere sempre aperte a qualsiasi ora del giorno, anche durante i festivi e le domeniche. Questo perché, tra gli obiettivi c’è quello di ridurre la pressione che gli ospedali possono accogliere in qualsiasi momento. All’interno di queste fondamentali strutture ci sarà la possibilità di effettuare esami come ecografie, servizi di ambulatorio per malattie ad alta prevalenza come il diabete più attività di prevenzione ed eventuali vaccinazioni.
Queste strutture, dunque, vengono viste come un modello di intervento multidisciplinare con all’interno specialisti e professionisti socio-sanitari. Le case, quindi, sono da vedersi come basi su tutte il territorio utili in caso ci siano dei problemi in cui non è necessario rivolgersi all’ospedale, garantendo così il diritto alla salute. Questo progetto sta portando le aziende sanitarie a cercare nuovi operatori così da rimpolpare le fila e permettere, quando si realizzeranno, di avere delle case di comunità perfettamente funzionanti.