Pane, olio e pasta, prezzi alle stelle in queste città

La pandemia prima e la guerra poi hanno portato una pressione economica profondissima. Ancora oggi pane, pasta e olio portano ad una spesa che costa di più. Vediamo in quale città questi 3 prodotti hanno raggiunto una cifra altissima.

Continuano a preoccupare i prezzi degli acquisti cosiddetti obbligati. La spesa, ancora oggi, costa di più e l’alta cifra che si realizza sullo scontrino è dovuta anche al pane, alla pasta e all’olio. Tre prodotti che sono indispensabili nella dispensa degli italiani.

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La guerra in Ucraina continua ad aumentare la pressione sui consumatori e questo, a distanza di un anno, non può che essere un problema sempre più considerato. Tra l’altro, i paesi che sono all’interno della contesa sono protagoniste nell’esportazione di materie preziose come grano e olio di semi di girasole.

Come possiamo ben immaginare, gli aumenti di questi prodotti non possono essere uguali per tutte le città ma porta comunque ad una spesa considerevole. Andiamo, quindi, a vedere dove pane, pasta e olio hanno raggiunto cifre a dir poco alte.

Spesa, dove costano di più pane, pasta e olio?

Tra inflazione e conflitto tra Russia e Ucraina, anche fare la spesa per gli italiani risulta particolarmente complessa. Lo dimostra un’indagine condotta da Assoutenti, associazione che ha messo a confronto i listini di pane, pasta e olio di varie province italiane. Dalla ricerca, sono emersi risultati che per alcuni potrebbero essere sorprendenti.

Partiamo dalla pasta, uno dei prodotti più acquistati e amati da chi consuma la dieta mediterranea. La pasta di grano duro può partire da un costo di 1,60 euro al chilo e toccare i 2,30 euro al chilo. La città, secondo l’indagine, più cara in questo contesto è risultata essere Cagliari con i suoi 2,32 euro, a seguire Ancona e Udine con i loro 2,23 euro, dietro di loro Ravenna con 2,20 euro.

Anche il pane fresco è stato investito da una politica di aumenti considerevoli. Oggi si va da circa 3 euro al kg per arrivare anche a oltre 6 euro portando la spesa a cifre elevatissime. Secondo la ricerca dell’associazione è Bolzano con i suoi 6,21 euro ad essere la città più cara, a seguire Venezia con 5,91 euro e Ferrara con i suoi 5,89 euro.

Passiamo all’olio di semi di girasole dove in alcuni negozi il prezzo è di circa 3 euro. La città che ha presentato il prezzo più alto è stata Siracusa con 3,80 euro al chili, dopo di lei Genova con 3,54 euro e Sassari con 3,44 euro.

Da come vediamo, i prezzi sono decisamente alti e questo rappresenta un chiaro problema nel momento in si va a fare la spesa. Il problema principale, secondo il presidente dell’associazione Furio Truzzi, sarebbe quello della speculazione dovuti al fatto che l’Italia produce la pasta con il grano duro e questo elemento non è importato di paesi al centro del conflitto.

Mentre sul tema dell’inflazione in calo, il Codacons ha parlato di “mera illusione” innescata solo dalla riduzione dei costi energetici mentre gli altri prodotti non hanno diminuito il loro prezzo. Dunque, secondo l’associazione, l’inflazione continua ad essere un problema serio e che incide soprattutto sulle fasce basse.

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