Se hai questa applicazione la tua privacy è a rischio: l’allarme

Ci stanno delle applicazioni che possono mettere a rischio la nostra privacy? Ce n’è una che è da tempo finita nel mirino

Molto spesso si sente dire che, con l’utilizzo costante e continuo dello smartphone viene meno quella che è la nostra privacy. Quest’affermazione corrisponde, in un certo senso, alla verità. Infatti i sensori e i microfoni del dispositivo rimango accesi e attivi anche quando non si sta usando il dispositivo. In quel modo possono così esser raccolte delle informazioni  che potrebbero magari essere utilizzate per finalità di marketing. Il pensiero va alle pubblicità e ai contenuti suggeriti via social, giusto per fare il più classico e semplice degli esempi.

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In  realtà una soluzione per evitare ciò potrebbe essere, oltre al ridurre il numero di app, limitandosi a quelle essenziali, anche dare uno sguardo alle autorizzazioni di accesso richieste al momento dell’installazione, negando in primis l’utilizzo del microfono. Spesso infatti l’utente concede i permessi senza realmente chiedersi a che cosa questi servano e come potrebbero essere usati eventuali informazioni e dati raccolti. Per di più, al di là delle immancabili virus e truffe, ci sono delle applicazioni che potrebbero davvero mettere a rischio la privacy. Ma a quali ci si sta riferendo? Non resta che entrare nel dettaglio e nello specifico, visto che comunque si sta trattando un argomento che interessa tutti. E non potrebbe essere altrimenti.

Esiste un’app che mette a rischio la privacy? I dettagli

Il pensiero va all‘applicazione Replika, che in molti hanno definito e identificato come un vero e proprio amico virtuale. Si sta parlando di un classico chatbot, che risulta però pericoloso per i minori e che per questo è stato definitivamente bannato in Italia. La decisione è stata presa dal Garante della Privacy, che ne ha dunque vietato l’utilizzo nel nostro Paese. Un provvedimento che resterà valido fino quando la società creatrice, ossia l’americana Luka, non apporterà tutte le modifiche ritenute necessarie ed essenziali. Ma che cos’è Replika? Questo viene descritto come un compagno di intelligenza artificiale disponibile a chattare e vedere il mondo con gli occhi di chi lo usa. Insomma, un modo per parlare con qualcuno, per quanto questo sia virtuale, quando si è giù di morale, si vuole ridere, scherzare, giocare o semplicemente ingannare un po’ il tempo.

Ma quali sono i rischi e i pericoli che hanno portato al blocco? Stando a quanto detto e stabilito dal Garante, balza agli occhi l‘assenza di un meccanismo che permetta di verifica dell’età. Quindi, di conseguenza, non vi è alcun tipo di filtro per i minori di 18 anni, nemmeno nel caso in cui l’utente dichiari esplicitamente e chiaramente di essere un minore. E questo perché, in fase di registrazione, vengono richiesti soltanto nome, mail e genere. Un qualcosa che non può garantire alcuna forma di protezione. Inoltre nell’occhio del ciclone sono finite anche le risposte del chatbot, dove paiono venire meno tutte le tutele per i soggetti più fragili e deboli. Insomma, è principalmente per questi motivi che si è decisa la sospensione del trattamento dei dati degli utenti italiani. I pericoli sembrano davvero essere troppo grandi. Non resta ora che attendere di capire che cosa accadrà nei prossimi mesi e se verrà apportato qualche cambiamento..

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