Bollette alte? Occhio al cambio operatore: ecco quando si paga

Le bollette di luce e gas hanno palesato prezzi sempre più alti, tale scenario ha spinto molti consumatori a cambiare ma attenzione, in due circostanze il cambio operatore si paga.

Già solo con il mercato tutelato, cambiare operatore per avere altri prezzi nelle bollette era frequente. Una tendenza che è aumentata con il via libera al mercato libero ma cambiare operatore in certi casi richiede una spesa.

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Le bollette di luce e gas continuano ancora oggi a rappresentare un deciso problema anche sei i prezzi sono inferiori rispetto al 2022. Molte famiglie, però, non riescono ancora a sottostare a determinate cifre ed ecco perché decidono di cambiare operatore, una pratica facile da sviluppare ma che non è sempre gratuita.

In vista del 2024, dove ci sarà l’abolizione del mercato di Maggior Tutela con il conseguente passaggio al mercato libero, gli utenti dovranno indicare il gestore a cui affidarsi. In previsione di questo scenario, vediamo quando scattano i costi del cambio operatore.

Bollette luce e gas, cambio operatore? In questi casi, paghi

Lo scenario sulle bollette sta decisamente cambiando a seguito sia del cambiamento dei prezzi, con sconti per chi ha il prezzo fisso, che per il cambiamento del mercato. Questi piccoli stravolgimenti hanno portato sempre più persone a cambiare operatore anche se alcune hanno dovuto soddisfare un pagamento, in certi casi, inaspettato.

Il pagamento a seguito del cambio dell’operatore avviene in due casi: il primo se questo si verifica a meno di un anno dal cambiamento ed ha un costo di circa 27 euro; il secondo se si cambia operatore favorendo il mercato di Maggior Tutela, in questo caso il pagamento riguarda l’imposto di bollo ed è di 16 euro. Per quanto riguarda il contatore, non c’è nessun costo da sostenere.

Come avviene e perché conviene cambiare gestore?

La complessità che si lega al mercato libero e a quello tutelato non tocca minimamente il cambio dell’operatore dato che questa operazione è davvero semplice da svolgere: basta attivare il contratto nuovo in base alle informazioni del titolare dello stesso, codice identificativo presente in bolletta, mail o numero di telefono. In aggiunta, per chiunque volesse la domiciliazione delle utenze, l’IBAN.

In genere, l’operazione richiede circa un mese e può essere seguita passo passo, mentre per chi vuole velocizzare le cose meglio fare richiesta entro la prima settimana del mese di riferimento. Il passaggio viene realizzato dal nuovo operatore e non occorre nessuna disdetta.

Il passaggio ad un altro operatore non cambia la qualità della fornitura ma cambia solo il prezzo in bolletta ed è per questo motivo che bisogna sempre confrontare le varie offerte presenti nel mercato. Il confronto tra due o più proposte è fondamentale per sottoscrivere un contratto che vada ad adeguarsi alle proprie esigenze. Tra le proposte potrebbero convenire quelle con prezzo bloccato in cui i costi restano quelli per un certo periodo.

Prestiamo particolare attenzione quando cerchiamo nuove proposte dato che, di recente, ha sempre più preso piede la truffa del “sì”, una frode che avviene al telefono e punta a far attivare un contratto svantaggioso a nome della vittima.

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