Lavatrice, non farla mai a quest’ora: la bolletta arriva alle stelle

Risparmiare tramite la lavatrice è possibile e può avvenire semplicemente scegliendo accuratamente gli orari in cui eseguirla. Vediamo quali sono le fasce orarie da considerare e come capire che tipo di contratto stipulare.

In questo momento abbastanza complesso dal punto di vista economico, molti hanno adeguato le proprie abitudini sul lato consumo domestico. Tra i vari cambiamenti, alcuni hanno riguardato quando fare la lavatrice, questo perché in alcuni momenti del giorno si può davvero risparmiare.

Lavatrice
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La lavatrice è sicuramente uno degli elettrodomestici più usati in assoluto, ed è proprio per questo motivo che ogni volta che la si mette in funzione scattano le domande sui consumi e sulla sua incidenza in bolletta. Ma un buon utilizzo di questo apparecchio può alleggerire tutti i nostri pensieri.

Un aspetto da prendere assolutamente in considerazione riguarda il momento in cui si decide di farla, le fasce orarie sono fondamentali se si vuole attuare la politica di risparmio in relazione alla lavatrice. Vediamo, quindi, quali sono queste fasce orarie e a quale tipo di risparmio esso conducano.

Come risparmiare con la lavatrice? Le fasce orarie da considerare

Molti consumatori tendono a mettere in moto la lavatrice in qualsiasi momento della giornata, questo atteggiamento può essere dannoso se si ha in mente di risparmiare. Per non consumare troppo, l’ARERA ha comunicato le tre fasce da considerare: F1, F2 e F3.

Nella fascia F1 si va dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 19, nella fascia F2 abbiamo i feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 8 e dalle 19 alle 20, qui si aggiunge il sabato dalle 7 alle 23. Infine, nella fascia F3 si va dal lunedì al venerdì dalle 23 alle 7 e tutta la giornata per la domenica e i festivi. Queste fasce sono quelle più note ma ci sono altre due da considerare in base al contratto che abbiamo: F0 e F23, la prima è una fascia monoraria dove i prezzi restano uguali praticamente sempre mentre la seconda è bioraria, qui si combinano due fasce.

Quale fascia energetica costa meno?

Per quanto riguarda i costi delle singole fasce, possiamo evidenziare come la F1 sia quella più onerosa mentre la F3 e la F23 possono dare un corposo risparmio. La fascia F0, invece, viaggia su una media compresa tra F1 e F23. Questi dati sono in linea teorica dato che molto dipende dal contratto che si stipula e questo deve essere formalizzato in base alle nostre esigenze.

Sulla lavatrice, quello che conta maggiormente è la classe energetica, in un confronto con un apparecchio di classe A con uno di classe G, quest’ultimo porterebbe consumi molto più alti della lavatrice di classe A. Prendendo come riferimento una normale lavatrice classe A, 8 kg con consumo di 50 kWh per 100 lavaggi si arriverebbe ad un costo, secondo QuiFinanza, di 26,20 euro con 200 cicli di lavaggi in fascia F1 di giorno mentre a 18 euro in fascia F3 con lavaggi di notte.

La lavatrice ha tanti piccoli segreti che ci permettono di risparmiare, ma ci sono altri dettagli che fanno schizzare la bolletta come un tasto che proprio non dovremmo premere. Quindi l’accortezza deve essere sempre massima, sia che si parli di orari, di classe energetica, di programma giusto o altro.

Dunque, le fasce orarie nell’economia del risparmio incidono sia positivamente che negativamente ma i consigli per ridurre la spesa in bolletta sono vari e tutti possono dare il loro deciso contributo.

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