Il riposto e il sonno sono fondamentali, oltre che una priorità per l’essere umano. Per questo motivo, gli operatori del settore turistico e i viaggiatori stanno dando particolare attenzione a questo aspetto con lo sleep tourism.
Il 2023 si è aperto con la stessa tendenza del 2022: viaggiare. Tante sono le persone che, archiviata l’emergenza sanitaria a causa della pandemia, hanno decido di organizzare le proprie vacanze. In questo scenario, è emersa una nuova attitudine che sta prendendo piede a più non posso e sta coinvolgendo persone di ogni età che hanno bisogno di riposare.
Oltre al “turismo olfattivo”, negli ultimi tempi si è verificato un boom dello sleep tourism. È un modo non convenzionale di andare in vacanza con l’obiettivo di migliorare le proprie abitudini del sonno. Il turismo del sonno – come è propriamente definito – sta guadagnando popolarità, tanto che il numero di soggiorni in hotel e resort incentrati sul sonno sono in crescita in tutto il mondo.
L’interesse è salito alle stelle subito dopo la pandemia, con un bel po’ di strutture che hanno abbracciato questa nuova iniziativa, rivolgendo la loro attenzione a coloro che hanno il sonno arretrato, proponendo servizi che migliorano la qualità del riposo sotto ogni punto di vista.
Sleep tourism: come funziona
Il benessere fisico è diventato un business importante negli ultimi anni. Oggigiorno, lo sleep tourism è diventato una potente nicchia di mercato e sono numerosi gli hotel che stanno promuovendo iniziative dettate al riposo. Sebbene ogni hotel sia diverso l’uno dall’altro, hanno molti servizi in comune quali:
- La meditazione per indurre il sonno;
- Una varietà di cuscini specifici per soddisfare i gusti degli ospiti che preferiscono dormire supini o sul fianco;
- L’opzione di una coperta riscaldata o appesantita;
- Un infuso per dormire meglio;
- Le camere insonorizzate per isolare gli ospiti dai rumori esterni;
- I diffusori e gli oli essenziali all’interno delle stanze.
In questo momento, questi hotel rientrano nella fascia di lusso, ma gli esperti stanno incoraggiando le aziende e spingendo le strutture alberghiere di tutte le fasce di prezzo a considerare di concentrarsi maggiormente sulla qualità del sonno offrendo vari pacchetti, anche perché il mancato riposto causa problemi di salute sia mentale che fisica.
Le vacanze durano solamente per un breve periodo di tempo, tuttavia sono giorni che possono apportare dei sani benefici per tutta la vita in quanto le persone possono apprendere velocemente tali meccanismi e portarseli dietro per tutta la vita.
Sleep tourism: dove viaggiare per sfruttare il “turismo del sonno”
Tra gli hotel che consentono lo sleep tourism c’è il Park Hyatt di New York. Si tratta di un hotel americano di lusso, tra le strutture pioniere di questo turismo, grazie ai pacchetti di stanze lontane dal caos della città e stanze silenziose. Una delle prime strutture ad adottare questo business è l’Hotel Cadogan di Londra che consente ai propri clienti di fare sedute di meditazione con un ipnoterapeuta.
Per chi ama le mete esotiche, si può andare al Quattro Stagioni di Bali dove gli ospiti si possono rilassare e dormire su un’amaca di seta aerea, immersi nel cuore della natura. Poi c’è lo Champagne Reale in Francia dove gli ospiti possono godersi il sano relaz con tutti i comfort possibili ed immaginabili.
Tra le novità che riguardano il sonno, c’è quella lanciata dalla società Emma – The Sleep Company dove è possibile essere pagati per dormire. Sono tantissime le persone che hanno inoltrato le loro candidature per provare i prodotti della famosa azienda.