Spreco del cibo, un’app calcola l’impatto ambientale: bastano 5 minuti

Sia l’ambiente che l’economia soffrono in maniera pesante lo spreco del cibo. A dare parziale manforte ci ha pensato un’app che permette una stima di 23 alimenti in 5 minuti. Ecco di cosa si tratta.

Il clima e l’ambiente vivono un periodo di fortissima pressione che va alleggerita grazie al nostro atteggiamento. Un comportamento che può cambiare grazie ad un’app che permette di comprendere lo spreco del cibo che stiamo producendo e che ha conseguenze ambientali ed economiche.

App spreco del cibo
Internet Tutto Gratis (Canva)

Lo spreco del cibo è sicuramente un passaggio che bisogna valutare con profonda attenzione. Non è facile vedere la quantità di spreco ed è proprio qui che si inserisce un’app, da poter scaricare gratuitamente, chiamata Sprecometro. Questa promette tramite 3 domande e in 5 minuti di stimare l’impatto in Co2 e H2o dello spreco casalingo.

Tale e importante iniziativa è stata lanciata in previsione della X Giornata di Prevenzione che si terrà il prossimo 5 febbraio all’interno della Campagna Spreco Zero. Un’occasione importante per visualizzare ancora meglio questo ambito e, di conseguenza, l’utilità di questa piattaforma.

Spreco del cibo, l’aiuto dall’app Sprecometro: l’idea

La tecnologia è un aiuto fondamentale per la vita di tutti i giorni. Se in questa occasione approfondiremo il discorso Sprecometro, in altri ambiti abbiamo visto come la stessa sia importante per contenere il caro vita. Caro vita che può essere ridotto andando a modificare alcune abitudini segnalate all’interno dell’app Sprecometro.

L’applicazione ha un diario con cui dobbiamo interfacciarci per aggiornare il proprio comportamento andando anche a fissare degli obiettivi da raggiungere. La piattaforma è stata sviluppata dall’Osservatorio Waste Watcher International.

I ricercatori scientifici hanno valutato questa app come “solida” sotto questo punto di vista. Il lavoro svolto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna e di Last Minute va in direzione della misurazione in grammi dello spreco alimentare. Cosa che permette a chi la utilizza di capire non solo gli alimenti che vengono cestinati ma anche il motivo di tale azione.

Come funziona l’applicazione

Dopo aver scaricato l’app bisognerà registrarsi e aprire un profilo personale andando a rispondere ad un questionario rapido che avrà l’obiettivo di comprendere l’atteggiamento della persona andandola a posizionare in una delle 4 categorie possibili: Sprecone, Disattento, Attento e Parsimonioso.

Tale ‘etichetta’ sorgerà in base alle abitudini di consumo, spesa alimentare e sulla quantità in grammi di spreco per 23 insieme di alimenti come carne bianca e rossa, frutta fresca, pane, verdura. Altro aspetto interessante è che l’area carbonica viene convertita in diretta a seconda dei chilometri realizzati dal proprio veicolo mentre l’area idrica viene valutata anche attraverso le bottiglie d’acqua da 0,5 litri.

In base al risultato iniziale, poi, inizia il successivo percorso alla modifica delle abitudini e questo può realizzarsi guardando contenuti educativi consigliati dall’app e che durano, in genere, dai 2 ai 3 minuti oppure possiamo consultare delle schede di approfondimento e alcuni test.

L’applicazione concede anche la possibilità di creare dei cluster tra parenti, amici, colleghi e per le imprese e la pubblica amministrazione. Tale aspetto consente di creare una collaborazione che inneschi una riduzione importante dello spreco del cibo.

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