Le bollette di luce e gas continuano la loro fase non positiva ma per i consumatori si apre un altro fronte: il mercato libero. Conviene cambiare? Dei passaggi portano al risparmio.
Sono sempre più le considerazioni che gli italiani si pongono per quanto riguarda le bollette di luce e gas, soprattutto oggi dove i prezzi si mantengono ancora alti. Scegliere tra il mercato libero e quello tutelato non è semplice ma cosa conviene fare?
La maggior parte delle persone accettano un’offerta solo in base al risparmio in bolletta e questo porta ad essere completamente ignari sulle condizioni che il contratto rappresenta ragion per cui anche scegliere se cambiare oggi un contratto per legarsi ad uno o all’altro mercato diventa complicato.
In genere, fare una scelta consapevole aiuta in tutti gli ambiti possibili. Un aiuto che aumenta di valore se si tratta di portare un risparmio alle proprie finanze in un momento così tanto delicato. Dunque, come bisogna muoversi? Da una parte, nel mercato tutelato, abbiamo tariffe instaurate dall’Arera mentre dall’altra, mercato libero, il prezzo può essere fisso o variabile e viene contrattato dall’azienda che fornisce il servizio.
Bollette luce e gas, conviene cambiare? La situazione tra mercato tutelato e mercato libero
Le condizioni dei due mercati sono abbastanza chiare ed è per questo che c’è tanta confusione in molti consumatori anche perché i prezzi del gas sono sempre più in picchiata. La scelta non è semplice ma possiamo schiarire le idee con alcuni importanti passaggi.
Se parliamo della luce, come segnalato da Il Messaggero, conviene passare al mercato libero solo se abbiamo la facoltà di scegliere la tariffa che si adegua alle nostre esigenze. Questo perché, nell’attuale trimestre, il costo dell’energia elettrica nel mercato tutelato è più alto rispetto a quello del mercato. Per quanto riguarda il gas, invece, le differenze tra settore libero e tutelato non sono enormi e non sembra che la forbice possa allargarsi in questi mesi.
Come realizzare il cambiamento?
Tale domanda continuerà ad essere presente per molto tempo dato che la selezione è legata ad una serie di incognite che, su un arco temporale lungo, rende lo scenario non facile da prevedere. La cosa positiva è che il cambio non solo è possibile praticamente sempre ma questo non conduce ad alcun tipo di costo.
Il passaggio da libero a tutelato o viceversa potrà realizzarsi in qualsiasi momento nel caso in cui il nuovo venditore vada ad attivare lo switching, una procedura che permette proprio il cambio e la cessazione del contratto passato, recesso. In genere, tale pratica chiede un tempo che va da 1 a 2 mesi.
Insomma, la scelta come detto non è semplice e deve essere accompagnata da un consulente esperto. Di certo, il mercato libero ci permette di osservare delle tariffe che sono convenienti dato che si basano su un regime di concorrenza libera ed è proprio per questo motivo che molti si stanno dirigendo in quella direzione. Al momento la situazione è questa ma il mercato continua repentinamente.