Quanto costa una cena al ristorante di Alessandro Borghese, il lusso della semplicità? Nel prezzo non solo cibo di qualità altissima ma anche un’esperienza a dir poco unica.
Negli ultimi anni, la cucina italiana e i suoi protagonisti sono sempre più saliti alla ribalta, tra questi Alessandro Borghese ha portato avanti una traccia che si è legata alla televisione. Il cuoco opera anche nel suo ristorante ed è per questo che tanti si chiedono quanto costi una cena.
Grazie all’esposizione televisiva, Alessandro Borghese è diventato sempre più un punto di riferimento per il pubblico. Lui, però, non è solo uno chef televisivo ma ha due ristoranti, a Milano e Venezia, che hanno conquistato davvero tutti. Il lusso della semplicità è metà, infatti, per chi ricerca qualità ma anche decisa esperienza.
Da come possiamo intuire, il prezzo dipende sempre da cosa ordiniamo ma, in genere, il conto è composto da tre cifre. Si superano sicuramente i 100 euro dato un menù non solo elegante ma anche decisamente qualitativo.
Quanto costa una cena a Il lusso della semplicità di Alessandro Borghese?
A Il lusso della semplicità la scelta è davvero molto complessa data l’enorme qualità messa in cucina. La scelta è tra un menù alla carta o un piano degustazione. Partiamo con il primo dove troviamo ben 6 antipasti: capa di cavolo con capasanta al burro con crema di cavolfiore, verza arrosto, funghi porcini, nocciole tostate e salsa piccante a 35 euro; terrina d’oca in gelatina di brodo aromatico a 33 euro; Dai Quagliamo, petto di quaglia arrosto a 30 euro; Caleidoscopio, waffle al pecorino con carpaccio di barbabietola arrosto a 24 euro; supplì al telefono a 20 euro; pesce di montagna con luccio alla brace a 39 euro.
Sono 5 i primi presenti nel menù alla carta: A 25 euro troviamo la Cacio&Pepe il mio spaghettone Pasta Armando; a 30 euro la Casereccia Pasta Fresca – il lusso della semplicità al ragù bianco; le pappardelle al grano arso mantecate al burro di arachidi ha un prezzo di 29 euro; a 27 euro troviamo i cappellettoni con robiola di Roccaverano, porcini, salsa di coste piccanti e polvere di cipolla bruciata; la sezione si chiude con le Lagane e Cicciari al prezzo di 32 euro.
Per i secondi si ritorna al numero di 6 opzioni: 39 euro per il rollè di controfiletto di agnello ai datteri e erbe aromatiche; stesso presso per il rollè olé di faraona e gambero rosso; a 33 euro abbiamo la ricciola bedda, filetto marinato alle erbe; ReAle costa 37 euro ed è composto da reale di vitello cotto a bassa temperatura; 27 euro per il cavolfiore arrosto con la sua crema all’aceto; 32 euro per la seppia allegra, seppia arrosto e tentacolo fritto.
Chiude il menù alla carta la sezione dei desserts: qui abbiamo il tiramisù moderno con sfera al Marsala superiore con inserto di bavarese al caffè al prezzo di 20 euro; panna cotta al cioccolato caramello con cialda croccante e aria di lime; Mont Blanc; L’ss bus duls con risolatte allo zafferano con ossobuco alla mandorla e finto midollo di pera; Melagodo, tarte Tatin di mela con gelato alla crema; torta del mese con strudel di pasta matta con mele renette, ivetta, pinoli e gelato zabaione. Tutti al costo di 20 euro mentre il gelato e sorbetto del giorno ha un prezzo di 13 euro.
Per chi volesse scegliere un altro tipo di percorso ci sono le AB Card da varie portate: AB Card da 5 portate costa 70 euro a persona, da 7 portate il prezzo passa a 110 euro a persona mentre da 10 portate il costo a persona è di 130 euro.
Insomma, prezzi nella media dato che si tratta di un ristorante di fascia altissima. Ad esempio, lo stesso vale se si vuole cenare da un altro chef molto amato, Bruno Barbieri. Anche in quel caso, il cibo farebbe parte di un’esperienza particolare.