Banconote false, aumentano di molto i numeri: come riconoscerle

Riconoscere delle banconote false non è proprio semplicissimo a maggior ragione con i numeri in aumento. Come riuscirci? Queste mosse sono fondamentali.

Il 2022 non è stato positivo per vari aspetti, tra questi troviamo gli alti numeri che si sono palesati in materia di banconote false. A rendere noti i dati è stata la Banca Centrale Europea che ha evidenziato un aumento davvero sostanzioso.

Banconote false
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Riconoscere una banconota falsa non è certamente facile, nonostante sia una domanda molto frequente vista la circolazione di denaro che avviene ogni giorno. Nonostante la Bce abbia sottolineato di come l’euro sia, di fatto, la moneta che più resiste alla contraffazione, l’anno appena trascorso ha dimostrato altro con le sue 376.000 banconote contraffatte e successivamente ritirate dalla circolazione.

In questi numeri, rientrano anche i 13 falsi per ogni milione di banconote attualmente in circolazione. Dal 2021, nonostante la quota sia relativamente bassa, la percentuale è salita del ben 8,4%. Dunque, come fare per riconoscere denaro contraffatto? Questi passaggi possono aiutarci.

Come riconoscere le banconote false?

Partiamo con il dire che le probabilità di trovare delle banconote fasulle è davvero molto bassa dato che i falsi sono molto contenuti rispetto al totale autentico presente sul mercato. Dall’altra parte, però, c’è stato un aumento nel 2022 che la Bce spiega in relazione alla ripartenza dell’attività economica. Dall’analisi è venuto fuori come i tagli più contraffatti siano risultate le banconote da 20 e 50 euro. Con il 96,6% delle banconote ritrovate nel territorio europeo mentre solo il 2,7% proveniva dagli Stati membri e lo 0,7% fuori dall’Europa. Quindi, nella zona dell’Europa si è verificata una pioggia di soldi fasulli.

Il loro riconoscimento è abbastanza semplice dato che queste banconote non si presentano mai con le caratteristiche di sicurezza date dall’Euro. Per i cittadini, la veridicità può essere verificata tramite tre parole fondamentali “toccare, guardare e muovere” che ci illustrano, tramite alcuni dettagli, di più sulla banconota.

Acronimo della Bce, “Euro” in diversi alfabeti e Carta geografica

A seguito dell’allargamento della Comunità Europea, avvenuto nel 2004 e 2007, l’acronimo della Banca nella seconda serie è arrivato a toccare 9 varianti linguistiche

Il nome della moneta è scritto in caratteri cirillici dopo che la Bulgaria ha aderito nel 2007 allo scenario europeo. I caratteri si sono aggiunti a quelli latini e greci già presenti. Sul retro della seconda serie troviamo la mappa con Cipro e Malta, questi Paesi hanno aderito dopo il via alla prima serie. Da controllare anche la firma presente, questa deve essere di Mario Draghi o di Christine Lagarde.

Tocca, guarda e muovi

Il processo di composizione delle banconote donano ad esse una consistenza del tutto particolare e difficilmente replicabile. A destra e a sinistra si possono percepire dei trattini in rilievo, dettagli che sono ritrovabili anche nell’immagine principale, iscrizioni e nei numeri di grandi dimensioni.

Passiamo, poi, a posizionare la banconota in posizione di controluce, qui saranno visibili l’Europa, la cifra e l’immagine. Passando al filo di sicurezza, questo appare come una linea scura su cui si può osservare sia il simbolo dell’euro che la cifra della banconota.

Adesso passiamo a muovere la nostra banconota, sul retro dovremmo avere il numero riguardante il valore che appare in modo iridescente, sul fronte abbiamo l’ologramma del simbolo dell’euro all’interno di una cornice iridescente. Nella striscia di color argento troviamo l’Europa, l’immagine e la cifra, il simbolo dell’€ si mostra maggiormente con la luce diretta.

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