Trasporto pubblico, prezzi in aumento: arriva la soluzione? Aiuto a portafoglio e ambiente

Il trasporto pubblico è stato investito dall’aumento dei prezzi. Ora, si è palesata una possibile soluzione che chiama in causa l’ambiente. Ecco di cosa si tratta.

L’economia generale continua a portare in evidenza prezzi sempre più alti. Il problema dei costi energetici è sotto gli occhi di tutti e questi hanno inciso in maniera profonda anche sul settore del trasporto pubblico. Un impatto sulle tasche degli italiani che non può non essere considerato.

Trasporto pubblico, biglietto climatico
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Sono tanti i temi che sono sotto la luce dei riflettori. Il dibattito pubblico si accende sempre più quando si parla di aumento dei prezzi. Aumenti che hanno investito anche il settore dei mezzi pubblici, nelle grandi città il prezzo del biglietto è cambiato: a Napoli si è passati a 1,20 euro, a Milano a 2,20, a Parma da 1,50 a 1,60 euro.

A sorprendere è una soluzione che in molte città europee è stata già adottata: ci riferiamo al biglietto climatico. Questo biglietto, in molte zone dell’Europa rende possibile l’uso dei mezzi pubblici in maniera economica e gratuita.

Aumento prezzi trasporto pubblico: la soluzione è il biglietto climatico?

Incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico rientra nella volontà dell’esecutivo e dei cittadini. Non è un caso che siano arrivate, di recente, delle buone notizie per i pendolari. Inoltre, utilizzare i mezzi pubblici non può che far bene anche all’ambiente. Il biglietto climatico, quindi, può essere una soluzione a riguardo. In Germania, qualche mese fa, è stato venduto a 9 euro al mese ed ha permesso di ridurre il traffico ed emissioni di anidride carbonica.

I vantaggi del biglietto climatico sono davvero tanti: in primis c’è da guardare il fattore economico. Da un lato, il biglietto costerebbe poco o nulla e dall’altro saremmo maggiormente spinti a non utilizzare la nostra vettura portando a costi che si abbassano ulteriormente. Impatto positivo anche per l’ambiente e il clima con emissioni di CO2 decisamente ridotte anche grazie ai mezzi pubblici di natura elettrica. L’aria andrebbe ad essere ancora più respirabile.

Abbassare solo i prezzi dei biglietti non basta. Oltre a questo aspetto bisogna mettere in strada un servizio efficiente. Ma il biglietto climatico, con tutti i suoi vantaggi, deve far parte di una politica a più ampio raggio che porti a soluzioni come TPL, ciclabilità, limitazioni al traffico auto e altro ancora. Si deve lavorare, quindi, affinché la mobilità dei cittadini non sia soprattutto legata al proprio mezzo. Il biglietto climatico, però, può essere un primo passaggio di questa importante evoluzione.

La politica di Bari e il biglietto climatico in Europa

Da un lato, varie città hanno segnalato l’aumento dei prezzi per il trasporto pubblico ma c’è chi ha detto no ed ha portato nuove possibilità. Come nel caso di Bari dove è stato lanciato un abbonamento da 20 euro all’anno. Al momento, questo è un caso isolato di adozione del biglietto climatico ma i tanti pendolari si augurano che tale politica sia adottata sempre di più.

In Europa, invece, il discorso cambia con Spagna, Germania e Austria che hanno resto questo biglietto una realtà sempre più importante e presente. Uno strumento che permette a noi di risparmiare, ad esempio sul carburante, e alla natura di respirare tramite meno smog, meno auto e conseguente traffico. Insomma, la mobilità sostenibile sembra davvero possibile. Ora non resta che attendere un segnale dal governo per procedere ad una svolta che potrebbe portare tanti benefici.

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