Il sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton, ha sfidato i più grandi talenti del circus degli ultimi 15 anni. Ecco chi lo ha fatto penare di più.
Lewis Hamilton condivide con Michael Schumacher il record di 7 titoli iridati in F1. Il nativo di Stevenage ha superato la soglia dei 100 Gran Premi vinti, diventando il primo pilota della storia della categoria regina del Motorsport ad ottenere un simile traguardo. 103 vittorie e 103 pole position lo hanno fatto entrare nella leggenda. Lewis ha debuttato nel 2007 al volante della McLaren MP4-22, al fianco di Fernando Alonso.
Nonostante lo spagnolo fosse un bicampione del mondo, avendo sconfitto nel 2005 e nel 2006 il Kaiser Schumacher, al debutto il giovane anglocaraibico riuscì a mettere in difficoltà l’esperto teammate. Al suo primo anno nel circus Lewis sfiorò un titolo mondiale che avrebbe meritato. Solo l’inesperienza e la sfortuna gli sottrassero il primo riconoscimento iridato. I due driver della McLaren Mercedes furono beffati dal ferrarista Kimi Raikkonen. Il #44 ha conquistato il suo primo titolo in F1 nel 2008, sempre nell’abitacolo di una monoposto del team di Woking, piegando la resistenza di Felipe Massa. Quest’ultimo fu beffato nella tappa finale di Interlagos.
Nel 2009 il circus fu travolto dall’uragano Ross Brawn che si aggiudicò con il driver inglese Jenson Button un anomalo campionato. Nel ciclo di vittorie Red Bull Racing, Hamilton ebbe poche possibilità di riguadagnare il titolo mondiale. L’esplosione di Sebastian Vettel, capace di vincere 4 mondiali di fila, oscurò il talento di Stevenage. La carriera di Hamilton se non avesse firmato per la Mercedes avrebbe potuto prendere una svolta inattesa. Forse il #44 senza l’auto giusta si sarebbe fermato ad un solo titolo, un po’ come accaduto a tanti altri campioni del mondo del passato, ma l’approdo nel team teutonico gli permise di scrivere il suo nome nei libri di storia della Formula 1.
Il rivale più ostico di Lewis Hamilton
Sette titoli mondiali non si vincono per caso, ma considerato lo strapotere tecnico della Stella a tre punte, con una maggiore determinazione e un pizzico di fortuna in più, il #44 avrebbe potuto conquistare anche otto titoli consecutivi. Hamilton perse il duello interno con Nico Rosberg nel 2016 ed è stato battuto da Max Verstappen nel 2021. La Mercedes, invece, ha collezionato nell’era ibrida della F1 ben otto riconoscimenti costruttori consecutivi, superando la Ferrari che, a cavallo tra il 1999 e il 2004, celebrò 6 mondiali di fila. Max Verstappen ha distrutto le certezze del fenomenale pilota inglese. Nel 2021 si sono sfidati in uno dei testa a testa più accesi nella storia del circus.
I due rivali alla corona hanno lottato, senza esclusioni di colpi, sino all’ultima tappa ad Abu Dhabi. In Inghilterra, in occasione del round di Silverstone, l’incidente tra Lewis Hamilton e il figlio d’arte di Jos ha portato alla prima vera frattura tra i due. Il driver della Red Bull Racing, dopo aver vinto la prima storica Sprint Race, fu toccato nella fiancata dall’anglocaraibico, causando uno schianto violentissimo contro le barriere. La rivincita Max Verstappen se la prese a Monza, chiudendo la porta al pilota della Mercedes e, in seguito, beffandolo nell’ultimo caotico giro di Abu Dhabi.
Il #44 continua a ritenere di essere stato privato di un titolo che avrebbe meritato. Subito dopo aver tagliato la bandiera a scacchi, dichiarò via radio che qualcosa era stato manipolato. Michael Masi commise un errore pesante, ma ha pagato per i suoi sbagli e Max non ha rubato nulla. Il team con sede a Brackley, comunque, si confermò campione del mondo. I fan rimasero entusiasti della dura battaglia, dopo anni noiosi. Nella scorsa stagione Lewis non ha vinto nemmeno un Gran Premio. Hamilton non si dà pace: ecco cosa lo tormenta dopo il 2022. Date una occhiata anche alla sfuriata di Fernando Alonso. Lo spagnolo ha fatto a pezzi il suo ex team: l’Alpine non ha speranze?
In un incontro con la stampa, Hamilton non si è soffermato sulla rivalità con Verstappen, ma ha raccontato del suo rapporto con Alonso ai tempi della McLaren, eleggendolo come suo più duro rivale nel corso della sua lunga carriera in F1: “Ricordo molto bene quel periodo. Ero molto giovane, avevo solo 22 anni, e mi fu affidato l’incarico di essere il compagno di squadra di Fernando, che all’epoca era già un due volte campione del mondo. Ero molto motivato, ma sapevo che non sarebbe stato facile confrontarmi con un talento del suo livello”.
Lewis ha ammesso: “Quando guardo alla sua velocità assoluta, ma anche alla capacità che ha di leggere le gare e la sua intelligenza in pista, mi sento di dire che Fernando è stato il mio rivale più difficile da affrontare. Abbiamo avuto davvero delle belle battaglie tra di noi, ed ora spero che potremo continuare per qualche altro anno, sarebbe bello divertirci ancora insieme”.