Cucinare a casa, pericolo quanto il fumo passivo? La ricerca spiazza

Una ricerca ha analizzato il possibile legame tra il cucinare con il gas in una cucina senza ventilazione meccanica e il fumo passivo. Il risultato spiazza e potrebbe far cambiare abitudini a tante persone.

Anche nella nostra abitazione si corrono dei rischi che mettono in pericolo la nostra salute. Questo è quando emerso da una specifica ricerca che si è concentrata a mette in evidenza lo smog che si nasconderebbe proprio nella nostra abitazione. Cosa che porterebbe ad un problema decisamente più pesante e serio.

Pericolo cottura a gas
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Nel 2019, un’analisi dell’Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili ha portato alla luce come all’interno della nostra abitazione siamo esposti al 95% degli inquinanti. Questi, poi, finiscono all’interno dei nostri polmoni. Tra gli anni Settanta e Ottanta, l’OMS ha classificato anche una malattia di inquinamento “casalingo”. Si tratta della sindrome dell’edificio malato.

Ora un nuovo studio ha deciso di proseguire su questa strada. L’analisi è andata a dimostrare come il cucinare, azione comune, con il gas possa portare al superamento dei limiti di inquinamento dell’aria ogni settimana. Il report è fornito dal gruppo non-profit per l’efficienza energetica CLASP e l’Alleanza Europea per la salute pubblica. Ecco quale è stato il risultato di questa ricerca.

Cucinare a pranzo o cena con il gas porta all’inquinamento domestico da biossido di azoto: la ricerca

Dal report è emerso di come cucinare con il gas in una cucina comuna e senza ventilazione meccanica porta ad un inquinamento domestico da biossido da azoto, NO2. Questo supera la soglia del limite più volte durante l’anno. TNO, il supporto tecnico dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata ha proceduto ad una simulazione di una cottura a gas di piatti comuni europei per una settimana, non utilizzando cappe aspiratrici verso l’esterno. Il valore limite UE per l’esterno di 200 μg/m3 NO2 sia stato superato nelle abitazione per oltre 18 ore annuali.

Dallo studio emerge come i sistemi di ventilazione, come le cappe, siano spesse inutilizzate. In merito, l’amministratore delegato di CLASP Christine Egan ha evidenziato il fatto di come molte persone non sappiamo che anche in casa si possono correre dei rischi. Solo il preparare la cena espone le persone all’esposizione di agenti inquinanti simili al fumo passivo.

Gli effetti sui bambini sottolineati dalla ricerca sono stati collegati a sintomi respiratori del tipo bronco-costrizione aumento della reattività bronchiale, infiammazioni vie aeree e abbassamento delle difese immunitarie. L’Organizzazione Mondiale della sanità ha indicato di come bambini all’interno di case del genere avrebbero un rischio superiore del 20% di legarsi a patologie alle vie respiratorie inferiori. Dalla ricerca si segnala come il 12% di casi di asma pediatrica potrebbe essere evitato semplicemente sostituendo i fornelli a gas nelle proprie abitazioni.

Gli altri risultati e le raccomandazioni

Il report CLASP ha anche evidenziato di come il gas non sia “naturale” o “pulito”. L’industria di questo elemento ha investito molto nel rendere la cottura con il gas tranquilla e sicura. Proprio per questo, molti sottovalutano il rischio per quanto riguarda la salute. Ci sono, quindi, alcune criticità in materia come ad esempio il fatto che cucinare con il gas sia costoso. La stima di inquinamento interno si lega a dei costi dell’Unione Europea di 3,5 miliardi di euro all’anno. La cottura, quindi, potrebbe rovinare i piani dell’UE di diventare economica climaticamente neutra entro il 2050.

Sempre secondo il report, sarebbero diversi i settori di intervento. Si parla sia a livello di istituzioni sia a livello di operatori sanitari e persone singole. A tal proposito, si chiede che la Commissione Europea vada ad adottare leggi che vadano a proteggere le persone dai danni che cucinare con il gas realizza. Sul piano delle istituzioni ci dovrebbero essere delle leggi in merito con la transizione alla cottura elettrica. Gli operatori sanitari dovrebbero attivare delle campagne di sensibilizzazioni in tal senso. Mentre le persone comuni dovrebbero alternare la cottura a gas con quella elettrica tramite piani di cottura ad induzione. Senza dimenticare la prevenzione che va fatta nei nostri luoghi di riferimento, casa e lavoro.

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