Nuovamente una truffa online va a segno e colpire tante persone. Una frode, nei modi, molto semplice da mettere in campo e che ha portato ad una perdita di 2.000 euro. La vicenda e come difendersi.
L’avanzamento tecnologico ha dato sempre più spazio anche ad alcune situazioni non del tutto legati. Gli hacker hanno saputo approfittare di queste piattaforme, mettendo in campo tecniche semplici ma che ancora oggi danno dei risultati. Le potenziali vittime, infatti, si trovano quotidianamente a fronteggiare questo tipo di situazione.
Oggi, il discorso truffa online è conosciuto da tutti. Quello che, però, non è sempre saputo riguarda le modalità dei truffatori che mettono in campo. Loro riescono a realizzare uno scenario quanto più simile a quello ufficiale. Lo sa bene uno studente finito nella rete di un finto bancario. Il giovane ragazzo ha visto la perdita di 2.000 euro. Tutto è avvenuto tramite un link e una chiamata.
Negli ultimi mesi, le frodi di questo tipo sono state molteplici. Nonostante i vari avvisi, nulla è migliorato. Anzi, i numeri sulle vittime di queste situazioni non hanno fatto altro che aumentare. Ad esempio, c’è stato un vero e proprio boom di polizze truffa che riguardano l’assicurazione auto. Insomma, i truffatori si muovo e anche su più ambiti. Vediamo, invece, come funziona questa truffa online e quali sono i modi per difendersi.
Truffa online, colpito uno studente da un finto bancario: perdita da 2.000 euro
Sono sempre più le truffe online che si palesano sui dispositivi di tantissimi utenti. In questa occasione, il meccanismo messo in atto dai truffatori è stato quello che più comunemente è utilizzato: l’invio di un falso collegamento ipertestuale che fa riferimento alla banca online. Dopo la comunicazione, la vittima ha ricevuto una telefonata da un presunto operatore dell’ente stesso, naturalmente persona che non ha nulla a che vedere con l’istituto.
Nella telefonata, questo finto bancario riferiva di un non corretto funzionamento dei sistemi della banca. Per questo, suggerisce alla vittima di digitare i codici di accesso al conto personale. Dopo aver digitato, non si dovrà accedere al proprio conto per circa un giorno. Ed è proprio in questo periodo di tempo che i truffatori portano via denaro dal conto. In questa occasione, hanno eseguito due bonifici da circa 2.000 euro.
Le indagini, però, non hanno portato alla luce il caso che ha colpito lo studente. Ma hanno visto come altre quindici persone siano state vittime di questa truffa. Una truffa che ha portato cinque persone ad essere indagate. Frodi che hanno colpito persone anche di altre Regioni come Veneto, Emilia-Romagna e Lazio. I presunti reati avrebbero portato nelle tasche dei truffatori una cifra di oltre 50.000 euro.
Frodi online, come difendersi?
I casi, come abbiamo visto anche in questa circostanza, sono tantissime. Le vittime che credono alle comunicazioni che gli arrivano sono sempre di più. Per difendersi da queste situazione, in prima battuta non dobbiamo mai aprire i contenuti all’interno dei messaggi, se questi sono sospetti. Non dimentichiamo di aggiornare i sistemi di antivirus e anti malware dei propri dispositivi.
Non concediamo mai e in nessuna occasione i nostri dati di conto e personali. Ricordando che gli enti non operano mai con SMS e mail e non chiedono mai, tramite questi veicoli, i dati personali del diretto interessato. Discorso che vale anche per una comunicazione palesata tramite social. Insomma, questi dettagli fanno assolutamente la differenza e dobbiamo correre al riparo se ci accorgiamo di essere al centro di una truffa. Per fugare ogni dubbio può servire anche un contatto ufficiale con il nostro ente. discorso che si può estendere anche ad altre frodi: come quella che avvisa di pagare perché il proprio figlio è in carcere.