Regalarsi una casa è il sogno di moltissime persone. Farlo a 30 anni segna il raggiungimento di un grande traguardo e la realizzazione di un sogno. Vuoi regalarti un immobile nel 2023? Approfitta di questa soluzione.
Il precedente governo, tra le mille problematiche, ha dato un occhio anche ai giovani. Tra le varie soluzioni anche l’acquisto di una casa agevolato per chi ha meno di 36 anni. Una soluzione per permettere alle tante persone in carriera di poter realizzare un loro primo sogno. Per chi compia 30 anni, inoltre, può essere un regalo davvero importantissimo.
Le agevolazioni indotte dallo Stato arrivano perché il periodo economico è particolarmente difficile. Per chi ha meno di 36 anni può approfittare di un’agevolazione innescata dal decreto Sostegni bis nel 2021. La formula data dal governo Draghi ha avuto di recente la proroga per il 2023. Per questo motivo, molti trentenni stanno ragionando sull’acquisizione di una casa.
La manovra di bilancio 2023 potrebbe dare a chi compie 30 anni una soluzione interessante e inaspettate. L’acquisto, infatti, avverrebbe tramite varie agevolazioni. Parliamo di fondo di garanzia statale che concede il mutuo fino ad arrivare a sconti sulle imposte da pagare al momento dell’acquisto. Insomma, l’argomento si fa sicuramente più serio. Ma entriamo nel merito della misura.
Bonus casa per gli under 36 prorogato per il 2023: requisiti e a quanto ammonta il bonus
Partiamo con il dire che le disposizioni non cambiano: Questo bonus spetta a chi non ha ancora realizzato 36 anni ed ha un ISEE di massimo 40.000 euro. Insieme a questi requisiti, si segnalano anche le disposizioni a norma di legge.
Per chi ha i giusti requisiti, si passa alla transazione, questa può avvenire tramite privato oppure società. Se si decide di acquistare tramite privato non dovremmo versare l’imposta di registro pari al 2% che viene calcolata sul valore catastale. Si aggiungono anche le imposte ipotecarie e catastali che toccano la cifra di 50 euro l’una. Se ci affidiamo ad un’impresa dobbiamo versare l’IVA al 4% sulla cifra di acquisto. Il credito di imposta che si ottiene lo si può recuperare tramite dichiarazione dei redditi oppure come compensatore tramite pagamento di altre tasse. Anche qui non dobbiamo versare le imposte di registro, ipotecarie e catastali che sono 200 euro l’una.
L’attenzione va posta se stiamo vendendo una casa su cui abbiamo goduto dei benefici della prima casa. E si sta comprando una tramite questo bonus. In questo caso, pagando l’IVA, il credito d’imposta sul primo acquisto tutto viene perso. Al contempo, vendere una casa acquisita tramite bonus non ci porterà al credito che riguarda il mancato pagamento delle imposte.
Case agevolabili e imposte sul mutuo
Le case da poter acquistare devono rientrare nell’elenco agevolazioni prima casa. Sono esclusi gli immobili di lusso che sono accatastati come A1, A8 o A9. Non fanno parte anche donazioni e successioni. Mentre sono concessi acquisti tramite asta giudiziale. Niente agevolazioni per chi effettua la registrazione del contratto preliminare d’acquisto. Con il versamento di acconti, dello 0,5% e del 3% della cifra, si ha diritto ad un rimborso della somma versata una volta che il contratto si è chiuso. Per farlo, bisogna dare il via ad un’istanza di rimborso all’Agenzia delle entrate entro 3 anni dalla firma del contratto.
Se per l’acquisto facciamo richiesta di un mutuo, l’imposta sostitutiva non sarà dovuta. Di solito, sulla cifra erogata viene fuori l’imposta sostitutiva allo 0,25% se si tratta di abitazione principale e del 2% se ci si riferisce ad altri acquisti.