In queste ultime ore si sta parlando tanto sulla possibile nuova ondata di Covid che potrebbe arrivare dalla Cina, tanto che il ministro della salute ha iniziato già un percorso di precauzione per evitare il peggio: la situazione preoccupa.
Esattamente tre anni fa Wuhan, una città di oltre undici milioni di abitanti situata quasi in maniera anonima all’interno della grande Cina, divenne l’epicentro di una pandemia che avrebbe cambiato il mondo per sempre. Una pandemia che ha colpito tutti i paesi e che ad oggi osservano per evitare di tornare a vivere in emergenza sanitaria.
Oggi la Cina rivive le scene drammatiche viste nel 2020. Il governo ha dichiarato che oltre 250 milioni di persone sono state contagiate da quando c’è stata la fine del lockdown, parliamo di circa il 18% della popolazione. Molti ospedali nel paese sono al collasso, come accadde tre anni fa, e le prospettive non sono incoraggianti. È sempre lo stesso periodo: in pieno inverno e nel pieno della stagione dei viaggi.
Proprio per questo motivo, il ministro della Salute Schillaci ha decido di emanare una ordinanza in cui impone il test per tutte le persone che arrivano dalla Cina. Una misura che era stata già presa dagli aeroporti di Fiumicino e Malpensa e che adesso è diventata una regola nazionale. Nel frattempo si inizia a muovere anche l’Unione Europea, mentre gli esperti stanno capendo a che cosa sia dovuto l’aumento dei contagi Covid.
Allarme Covid: obbligo dei test per chi arriva dalla Cina
Nelle ultime ore si è parlato a lungo di quanto accaduto all’aeroporto di Fiumicino, dove i passeggeri del volo da Chongqing, della compagnia Hainan Airlines, sono stati sottoposti al test obbligatorio alle ore 5:44, quando è atterrato. Stiamo parlando del primo volo che è arrivato dalla Cina allo scalo di Roma. Poco dopo che è stata presa la decisione da parte dell’assessore alla Salute della Regione Lazio.
A disporre l’obbligatorietà dei test antigenici per i passeggeri che arrivano dalla Cina è stato anche il ministro della Salute Schillaci che ha deciso di esporre una ordinanza per l’obbligo dei tamponi negli aeroporti. Un modo per controllare tutti i viaggiatori che arrivano dal paese asiatico. Una manovra nel quale ha inviato anche Bruxelles a fare la stessa cosa su tutto il territorio europeo.
Tale misura è arrivata dietro un allenamento delle restrizioni del governo cinese, visto che la Cina ha optato per uno stop alla quarantena. Una decisione presa nonostante i contagi sono ancora molto alti e si contano ancora migliaia di morti ogni giorno, come si legge sul portale Sky Tg24.
In tutto ciò, arrivano aggiornamento dall’aeroporto di Malpensa. Dopo l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso ha spiegato che il 26 dicembre una persona su due in arrivo dalla Cina era positiva al Covid. Una situazione che ha alzato il livello di allerta su tutto il territorio nazionale. Dove in molti hanno paura di rivivere le stesse complicazioni di tre anni fa.
Covid, si teme per la nuova sottovariante XBB
L’ondata di Covid-19 che sta mettendo la Cina in ginocchio ancora una volta sta facendo sempre più paura. Dopo la disposizione del ministro Schillaci, gli esperti hanno iniziato a fare delle indagini per capire qual è la sottovariante che sta destando preoccupazioni. A parlare è stato il virologo Francesco Broccolo, dell’Università del Salento. Il medico ha individuato la sottovariante XBB.1.5 come la causa di questa nuova ondata del virus.
Si tratta di una sottovariante nota anche come Gryphon. Alla quale è stata data responsabilità per quanto riguarda il rialzo dei contagi che ci sono in queste ultime settimane in Cina. Stando a quanto si legge su Ansa, si parla solo di una ipotesi. Al momento, infatti, non c’è nulla di certo. Tuttavia, pare che questa variante stia circolando in Cina già da ottobre.
In merito alla sottovariante XBB.1.5 è stato detto che si tratta di una ricombinazione di altre due sottovarianti di Omicron. Parliamo di BJ.1 (BA.2.10.1.1) e BA.2.75 (BA.2.75.3.1.1.1). Anche se è stato puntato il dito anche su altre varianti che continuano a circolare e quindi bisogna capire bene a quale di queste dare la responsabilità di questa nuova ondata improvvisa.