L’Italia è stata di recente nel mirino degli hacker russi. I cybercriminali avrebbero colpito alcuni siti delle istituzioni italiane. L’allerta è stata massima. Vediamo l’attuale situazione.
L’avanzamento tecnologico ha creato sempre più delle situazioni al limite. Gli hacker, ormai, hanno preso sempre più campo e la guerra tra Russia e Ucraina non ha fatto altro che infiammare alcune situazioni. Come quella di inizio dicembre, dove l’Agenzia per la cybersicurezza ha notificato i ripetuti attacchi informatici verso siti istituzionali.
All’inizio di dicembre, alcuni siti istituzionali italiani sono finiti nel mirino degli hacker russi. Protagonista della vicenda il portale del ministero delle Politiche agricole. Lo stesso che si sarebbe accordo di un’intromissione. Tale situazione ha portato a lanciare l’immediato allarme dato che questi attacchi sono sempre finalizzati a qualcosa di più grande.
La diffusione di tale situazione è stata fornita dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. L’Agenzia ha spiegato che ci sono attività, negli ultimi giorni, sospette e intensificate provenienti da Mosca. Sono stati vari i siti ad essere coinvolti in questa vicenda. Naturalmente, ripetiamo, il caso si è aperto all’inizio di dicembre ma continua ancora a preoccupare. Ma come è la situazione oggi? Vediamo lo scenario attuale.
Attacco hacker russi all’Italia, tanti i siti colpiti: la situazione attuale
Come possiamo immaginare, non è la prima volta che si verifica un attacco hacker in Italia. A tal proposito, la National Cybersecurity Agency ha raccomandato di come si debba mantenere un altissimo profilo dell’attenzione nella protezione dell’infrastruttura informatica. Tale atteggiamento permette di far fronte in maniera decisa agli attacchi hacker DDoS (Distributed Denial of Service).
Quando si bucano le difese di siti istituzionale, l’allarme non può che intensificarsi. La paura, dopo l’attacco al ministero delle Politiche agrarie, è che tale situazione si mantenesse ancora viva. Anche perché, come ben sappiamo, la situazione geopolitica è sotto gli occhi di tutti. La Russia vive un momento molto duro dal lato politica e gli hacker russi vogliono colpire le nazioni che si sono mostrate più dure nei confronti della loro Nazione.
Nonostante la tantissima paura e il profondo timore, attualmente non ci sono stati aggiornamenti dagli episodi che si sono verificati a dicembre. Tale situazione, però, non può essere in alcun modo archiviata dato che la guerra è ancora presente e gli hacker russi potrebbero, in futuro, ritornare a farsi vivi nuovamente. Dall’altra parte, però, le difese dei siti istituzionali si sono rafforzati dopo gli ultimi attacchi.
Allarme hacker contro l’Italia: il caso del 3 dicembre 2022
Dalle notizie diffuse, il primo serio attacco che ha coinvolto la sede del Ministero delle Politiche agrarie è datato 3 dicembre 2022. Tra gli hacker presenti in questa azione, si sono segnalati un gruppo russo dal nome “No name 057 (16)“.Questo gruppo russo è nato all’inizio di marzo e si è segnalato nel proprio ambito a seguito di alcuni crimini di questo tipo. Si sono mossi sempre verso centri governativi e infrastrutture, soprattutto dell’Ucraina. Sono stati obiettivi sensibili anche altri Paesi al sostegno dell’Ucraina. Parliamo di Lettonia, Lituania, Slovacchia, Norvegia, Polonia e Finlandia.
Come detto, l’Agenzia nazionale per la sicurezza informatica continua la sua azione di costante monitoraggio. Al momento, però, non ci sono stati altri casi in merito ma tutto procede in maniera ordinata e tranquilla. Sul proprio sito possiamo trovare comunicati che attestano allerte e altri aspetti tecnici. L’agenzia sottolinea di come sia opportuno che le organizzazioni vadano a segnalare nel più breve tempo possibile qualsiasi situazione sospetta. Dando informazione dell’attacco, si possono trovare degli elementi utili per la prossima campagna difensiva.