Scivolone di Berlusconi, parole imperdonabili alla cena di Natale: cosa ha detto?

Ennesimo scivolone, e siamo buoni, per Silvio Berlusconi. L’occasione la cena natalizia andata in scena con i calciatori del suo Monza.

La battuta è uno dei mortificanti leitmotiv della carriera ed esistenza del “Cavaliere”.

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Ecco l’espressione giustamente incriminata:

«Se vincete vi faccio arrivare un pullman di tr…».

Questo signore qualcuno lo avrebbe voluto nei panni di presidente della repubblica. Le sue goffe giustificazioni, francamente inaccettabili, non fanno che peggiorare il tragicomico quadro:

 «Era una battuta da spogliatoio. È Natale»

Berlusconi e i suoi vergognosi incitamenti pubblici al Monza Calcio

Il presidente dei biancorossi neopromossi in Serie A e guida di Forza Italia con la sua ignobile espressione d’incitamento verso i suoi calciatori ha scatenato una infuocata polemica.

Sarebbe interessante saperne cosa ne pensa la prima premier donna della storia del nostro Paese, Giorgia Meloni, il consiglio arriva da Appendino del Movimento 5 Stelle.

Silvio Berlusconi nella serata dedicata alla cena natalizia presso l’U-Power Stadium di Monza, in compagnia di sponsor e squadra ha colto l’occasione per elogiare il cammino miracoloso della sua squadra sino a oggi e il progetto ambizioso del suo team e del suo socio Adriano Galliani.

Poi arriva quello che, del resto, ti aspetti. Sebbene la compagnia della partner Marta Fascina, Berlusconi si lascia andare a una balorda incitazione alla vittoria, ripreso da un video che ha fatto il giro del web. Nell’elogiare l’allenatore nel suo lavoro di sprono dei ragazzi, lui va oltre e propone altri metodi, i suoi, in vista delle prossime partite con Milan e Juventus:

«Se vincete con una di questa grandi squadre vi faccio arrivare nello spogliatoio un pullman di tr…»,

ha espresso l’ex premier ricevendo plausi e risate.

Il disappunto del mondo della politica

Ovviamente il discorso motivazionale del presidente ai suoi calciatori ha scatenato una comprensibile ondata di biasimo. In molti sono a ricordare come per poco tale “signore” non sia divenuto presidente della repubblica.

Non si fanno attendere i commenti sdegnati di Carlo Calenda, Daniela Sbrollini, Laura Boldrini, Marco Grimaldi. Piuttosto pungente e calzante l’invettiva di Chiara Appendino, deputata penta stellata ed ex sindaca di Torino: il richiamo è tutto per Giorgia Meloni e l’invito è a ponderare tutto quello che si cela dietro le rivoltanti parole del leader di Forza Italia. Berlusconi è sì ormai carta conosciuta, ma sia lui sia il suo partito rientrano nell’esecutivo di maggioranza, ci sarebbe da riflettere e non poco.

Tacciamo e facciamo passare questo messaggio alle nostre figlie, Giorgia? È ammissibile che le donne siano considerate oggetti sessuali, premi da consegnare come fosse merce acquistata al mercato?

La difesa di Berlusconi

Ancor più disgustosa e di pessimo gusto la difesa pasticciata da Berlusconi. Le sue parole arrivano da Twitter. I concetti quanto mai pericolosi e ambigui espressi in quell’occasione sono stati classificati a semplice battuta “da spogliatoio”. Peccato che questa “battuta” sia uscita da bocca un rappresentate di governo e della politica italiana, oltre che ex premier.

Peggio, il “cavaliere” accusa i suoi denigratori di carenza di humor, ma perdonandoli perché del resto siamo a Natale. Preferiamo la nostra “tristezza”, da Berlusconi tanto citata, rispetto al suo senso dell’umorismo.

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