Per Natale si ritorna alle mascherine in Italia: ecco dove scatterà l’obbligo!

A volte ritornano: insieme al Natale ecco le mascherine. Potrebbe essere la migliore alternativa per moderare la nuova marcia del Covid.

Ecco dove potrebbe scattare l’obbligo e perché.

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Con la stagione invernale torna in auge il Covid, si contano maggiori casi, ragion per cui alcuni Stati hanno virato nuovamente sull’introduzione obbligatoria delle mascherine. E l’Italia? Come si comporterà?

Il Natale e il Covid, una “tradizione”

In prossimità delle festività natalizie eccoci ancora una volta a fare i conti col Covid oltre che con le tasche. Cenoni, tavolate e contagi, una tradizione ormai. Tornano a parlare gli esperti, il suggerimento si conferma il medesimo, l’uso delle mascherine, la profilassi migliore contro ogni virus e potenziale contagio.

La stagione fredda porta con sé non solo la crescita delle positività da Covid, ma anche quelle relative all’influenza Darwin e al virus sinciziale. Solo un paio di giorni fa l’ormai celebre Andrea Crisanti “ammoniva” la condotta del Presidente della Repubblica Mattarella, risultato positivo al tampone Covid, che aveva partecipato alla prima de La Scala senza vestire la celebre mascherina.

Da un lato, il nostro Paese, dove l’esecutivo Meloni indica un atteggiamento “non allarmistico” (del resto alcune promesse elettorali vanno mantenute) non orientandosi alla reintegro delle mascherine, dall’altro, in altri Stati si medita a una reintroduzione del vincolo di indossarle quantomeno negli spazi chiusi.

Il ritorno delle mascherine, ecco dove parte la profilassi

Con la crescita stagionale dei casi da Coronavirus e la prossimità del Natale in alcuni Paesi si pondera la chiamata alle armi delle mascherine.

In primis la Francia. È stato lo stesso Emmanuel Macron a farne uso nel corso di una rassegna pubblica, rammentando i 100mila casi quotidiani. Il presidente non vuole passi indietro, specie ora che il suo Paese deve fare i conti con un’epidemia di bronchiolite.

Anche gli Stati Uniti sarebbero del medesimo parere, qui non solo il Covid ma anche l’influenza stagionale e il virus sinciziale stanno mettendo alle corde il Paese. Sempre in continente americano, anche il governo dell’Ecuador, considerando il vertiginoso aumento di casi di queste ultime settimane, sembrerebbe pensarla così.

L’Italia, il Covid e le mascherine, che Natale ci attende?

Quasi una sorta di accessorio per il nostro outfit: scherzi a parte, la mascherina per molti addetti ai lavori dovrebbe entrare a far parte delle nostre buone abitudini. Durante le feste ancor di più.

Ad affermarlo è stato Filippo Anelli, alla guida della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) mentre illustrava il momento intenso dovuto alla stagione influenzale.

Basti considerare che solamente nel bimestre ottobre-novembre di quest’anno sono stati registrati circa 2 milioni di casi, a dispetto dei  300 mila del medesimo bimestre 2021.

Questo significa il diffondersi del covid con la variante Omicron BA.5 sarebbe perlomeno dieci volte maggiore di quanto segnalato per il medesimo lasso temporale del 2021. Stesso discorso per le ospedalizzazioni nei compartimenti ordinari (8.179 a dispetto dei 5.227 dello scorso anno). D’altronde calano le degenze in terapia intensiva e i decessi. Ovviamente qualcosa è senz’altro cambiata: il criterio adottato dall’Esecutivo.

Sebbene gli addetti ai lavoro raccomandino le persone a indossare nuovamente le mascherine per via dell’exploit dei casi influenzali che pressano e non poco il sistema ospedaliero, almeno quanto il Covid, il governo predilige un diverso approccio.

Nel nostro Paese già sei regioni sarebbero a un passo dalla zona rossa in quanto a influenza. Da qui l’invito di Anelli alla massima ponderatezza, vestendo la mascherina come “atteggiamento responsabile”, eludendo così una diffusione ancor più larga del virus.

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