L’inflazione colpisce anche le tariffe del telefono, si prevedono aumenti con un effetto sulle bollette telefoniche: i dettagli a seguire
La questione inflazione continua a tener banco e gli effetti negativi pare che vadano a colpire anche le tariffe del telefono e le bollette telefoniche.
Per quanto concerne novembre, in ottica inflazione, questa è rimasta stabile, attestandosi all’11,8 per cento, una quota che, per rivederla, bisogna tornare indietro sino al 1984.
Tale numero indica una sorta di stabilità per quanto concerne i prezzi, e sono in tanti ad auspicarsi un calo del costo di gas e di varie materie prime e dunque una prima fase di ritiro dell’inflazione stessa.
Le conseguenze legate all’inflazione hanno toccato un po’ tutti i mondi e gli ambiti, ma uno che non ne aveva ancora risentito era quello legato alle comunicazioni. Infatti, la bollette telefonica è rimasta costante pur in presenza, per gli attori coinvolti, degli aumenti dei costi inerenti la gestione.
Tuttavia, ciò pare destinato a cambiare, dal momento che le conseguenze dell’inflazione hanno raggiunto, sin da novembre, anche le bollette del telefono.
In tal senso le prime mosse inerenti le modifiche dei contratti al rialzo si legano a Tim e Wind. Una situazione che potrebbe riguardare, ipoteticamente, anche altri operatori prossimamente.
Insomma, le compagnie telefoniche sarebbero intenzionate a legare le tariffe all’inflazione, in modo tale da poter rialzarle o calarle a seconda degli aumenti dei costi.
Tariffe telefono, come cambiano le bollette telefoniche a causa dell’inflazione: Tim
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Tornando però al punto in oggetto, per quanto concerne Tim, sta apportando talune modifiche in merito alle offerite e non soltanto. Anzitutto rispetto alla spedizione della fattura cartacea al domicilio. Quest’ultima precedentemente aveva un costo pari a tre euro, mentre in virtù degli aumenti si è arrivati sino a 3,90 euro.
Sul tema offerte, vi è stato un aumento di due euro in più mensili circa “Tutto Voce” e “Voce Senza Limiti”. Passando alle tariffe mobili, talune offerte che andavano già a prevedere giga illimitati in merito all’impiego di talune app sono state oggetto di eliminazione. Al contempo vi è stato l’aggiornamento dei dispositivi che non hanno più accesso a Tim Vision mediante app.
Varie offerte mobile hanno visto un aumento di due euro, però al contempo vi è una quantità di giga maggiori proposti.
Gli aumenti sono parte delle modifiche unilaterali del contratto ed in base alle normativa in vigore è legittima qualora avvenga con preavviso quantomeno di trenta giorni.
In tale lasso di tempo l clienti hanno la possibilità di optare per recedere quest’ultimo per giusta causa, e non vi è il pagamento di alcuna penale.
Wind aumenti: quali sono
Passando invece a Wind, anche in tal caso vi sono apportate delle modifiche ai contratti, nell’ottica di legare tariffe a inflazione. Sin dal 21.11 vi è stato l’aggiornamento di nuove offerte tanto per quanto riguarda la rete fissa che quella mobile.
Per taluni vecchi clienti vi è una rimodulazione dell’offerta. Generalmente gli aumenti andrebbero tra due e 5,99 euro mensili a seconda del piano che si ha.
Si tratta di un aumento che riguarda tanto i clienti privati che quelli business con P.Iva. La compagnia ha informato circa il diritto di recesso, valido sino al 31.12 prossimo. Al fine di recedere, opponendosi alla modifica unilaterale del contratto, i clienti possono seguire diverse strade.
Anzitutto l’invio di una comunicazione scritta attraverso raccomandata A/R oppure mediante PEC. E ancora, si può impiegare l’assistente digitale WILL del portale, in seguito all’accesso nella sezione dell’area clienti.
Inoltre, altra modalità è quella che si lega alla possibilità di telefonare il servizio clienti al 159 o andare di persona in uno dei punti Wind dislocati sul territorio.
Anche in tal caso si prevede un aumento del costo inerente l’invio della fattura cartacea. Il costo arriverà a tre euro mensili. Al fine di evitarlo, sarà sufficiente indicare l’invio della fattura elettronica all’interno dell’area riservata sul portale o mediante app.