Contrariamente a quanto ci si può aspettare, c’è un’età molto precisa in cui si guadagna di più. Ecco come potete sfruttare questa cosa.
Siamo sempre andati avanti presumendo che non ci sia limite d’età per il guadagno, ma ci sbagliavamo di grosso. La società di ricerca salariale PayScale, infatti, ha fatto una ricerca approfondita e ha stabilito non solo qual è l’età più redditizia, ma anche quanto si guadagna in base al genere. Vediamo in base a cosa sono arrivati alla conclusione.
Partiamo con l’età, che secondo PayScale si aggira intorno ai 40 e i 50 anni per i lavoratori a tempo pieno con laurea. Questo è il risultato della generale crescita di carriera, che porta al massimo risultato in questo decennio specifico.
Per essere ancora più chiari, le donne di istruzione universitaria tendono a raggiungere l’apice intorno ai 40 anni, mentre gli uomini intorno ai 50. Perché questa differenza tra i sessi? La spiegazione è meno lineare di quanto ci si potrebbe aspettare, visto che ci sono diversi cambiamenti lungo l’arco dei 30 anni lavorativi presi sotto esame. Ecco i dettagli.
L’età che guadagna di più: la differenza tra uomini e donne
Prendendo in esame il caso americano medio, la differenza all’inizio della carriera lavorativa è già enorme. I laureati uomini, infatti, prendono uno stipendio medio di 50.700 dollari annui all’età di 22 anni, mentre le laureate portano a casa 39.5000 dollari. Una differenza di oltre 11.000 dollari. Questa realtà cambia tra i 22 e i 33 anni, con i salari femminili che aumentano più velocemente di quelli maschili.
Questa crescita rallenta una volta raggiunti i 34 anni, mentre gli stipendi maschili continuano a salire. Il tetto per le donne viene raggiunto già a 41 anni, aggirandosi intorno ai 61.000 dollari, mentre gli uomini continuano a salire fino ai 53 anni, con un picco di 95.000 dollari.
La conclusione è che il divario è al suo minimo all’età di 25 anni, dove l’uomo guadagna 10.600 dollari in più, e al suo massimo a 54 anni, dove la differenza è di 32.800 dollari. Il perché di questa cosa, secondo il capo economista di PayScale, sembra essere legata alla scelta del lavoro.
I lavori tipici degli uomini, come sviluppatori di software e ingegneri, hanno una crescita dei salari più lunga, mentre le donne tendono a favorire ruoli come insegnanti, operatori sanitari, impieghi amministrativi e così via, finendo per raggiungere il picco più in fretta.