Novità per il settore scuola. Sono in arrivo agevolazioni per gli insegnanti che sceglieranno di lavorare in un’area montana. Scopriamo di più.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle misure dedicate ai docenti che insegnano in zone di montagna. L’obiettivo è evitare lo spopolamento di borghi e paesi di montagna e sostenere i territori più fragili e svantaggiati.
Considerando che oltre il 35% dei territori italiani è montano – afferma il senatore Giorgio Maria Bergesio – si è resa necessaria una Legge che introduca importanti misure a sostegno delle zone ad alta quota. La normativa vuole finalmente colmare il divario tra aree differenti riconoscendo le peculiarità delle aree montate e assicurando la tutela dei diritti civili e sociali. Scuola e sanità devono essere garantite e per farlo sono indispensabili agevolazioni dedicate ai giovani e, nel caso specifico, ai docenti.
Il DDL Montagna è un passo in avanti contro lo spopolamento e include interventi sui servizi pubblici, la scuola, la sanità nonché misure di sviluppo economico. In questo modo si rispetterà l’Articolo 44 della Costituzione che parla di riequilibrio territoriale e delle comunità. Il senatore è soddisfatto della nuova Legge ma cosa prevede nello specifico?
Incentivi per i docenti che insegnano in montagna
Il Disegno di Legge prevede l’erogazione di agevolazioni dedicate agli insegnanti che prestano servizio in scuole di montagna. I docenti potranno contare su un punteggio aggiuntivo ai fini delle graduatorie provinciali di supplenza.
Condizione necessaria aver insegnato nelle scuole rientranti in territori montani caratterizzati da una situazione di particolare disagio socio-economico. Sarà compito della Contrattazione Collettiva Nazionale determinare il punteggio aggiuntivo per le procedure di mobilità dei docenti coinvolti. Il DDl prevede, poi, un credito d’imposta per la locazione di immobili in modo tale da contribuire alle spese di affitto degli insegnanti.
In questo modo si spera di incentivare i docenti a coprire ruoli nelle scuole di alta montagna per dare a tutti gli studenti pari opportunità e servizi. Saranno stabiliti nuovi criteri per la classificazione dei Comuni al fine di definire le vere realtà montane in difficoltà. Tra i parametri da valutare la pendenza, il livello altimetrico e i disagi socio-economici.
La Strategia per la Montagna Italiana è finanziata dal Fondo per lo sviluppo delle Montagne italiane. Altre risorse saranno riservate ad interventi di competenza degli enti locali e regionali. Ne trarranno beneficio sia il comparto scuola che altre realtà come quella sanitaria, agricola e edilizia. In totale sono stati stanziati 90 milioni di euro per il 2024.