Bonus, scattano i controlli a tappeto: ecco chi rischia e perché

Sono tante le persone che, in questi anni, hanno lucrato sui bonus: ora per loro la pacchia è finita.

Un giro di vite di quelli importanti, che dovrebbe colpire quelli che erroneamente vengono definiti “furbetti”, ma che, in realtà, sono dei criminali che si appropriano indebitamente dei soldi pubblici. Ecco i controlli a tappeto su chi ottiene i bonus elargiti dallo Stato e dalle pubblica amministrazioni senza averne diritto.

Controlli a tappeto sui bonus
Bonus: arrivano i controlli a tappeto – Internet.Tuttogratis.it

Abbiamo imparato a conoscere la politica dei bonus a partire dalla pandemia da Covid-19. Con il lockdown e le restrizioni, diversi professionisti, diverse categorie, diverse attività commerciali hanno subito non pochi danni di natura economica, rendendo necessario l’intervento del Governo.

Da bonus sull’edilizia a quelli sullo psicologo, passando poi per l’acquisto di beni e servizi. Misure di sostentamento che hanno evitato, di fatto, che l’Italia finisse sul lastrico. La fine delle restrizioni pandemiche, però, è stata seguita, senza soluzione di continuità, dalla crisi economica, che ha quasi obbligato i vari governi che si sono succeduti a confermare alcuni bonus e a istituirne altri.

Ovviamente, anche su queste forme di welfare e di sostentamento, non mancano gli sciacalli che erroneamente vengono definiti “furbetti”. Si tratta in verità di criminali che, di fatto, tolgono dei diritti anche ad altri, se si pensa, solo per fare un esempio, che tra i motivi che hanno portato all’abolizione del Reddito di cittadinanza vi sono anche le tante ruberie perpetrate, talvolta anche da soggetti vicini alla criminalità organizzata. Ora, però, arriva la stretta: ecco chi rischia.

La stretta sui “furbetti” dei bonus

La maggiore attenzione sembra concentrarsi in questa fase su uno dei settori che hanno registrato le maggiori disfunzioni. Sotto accusa, in particolare, il Superbonus, voluto dall’allora Governo presieduto da Giuseppe Conte per cercare di rialzare l’economia, aiutando le imprese e creando posti di lavoro.

Controlli bonus, Agenzia delle entrate
L’Agenzia delle Entrate effettuerà i controlli a tappeto sui bonus – Foto Ansa – Internet.Tuttogratis.it

Ma ora arriva la stretta dell’Agenzia delle Entrate e delle forze dell’ordine: sono oltre 12 milioni le comunicazioni sulle cessioni dei crediti edilizi (12,5 milioni). Questa mole immensa di documentazione e di pratiche sarà filtrate dall’Agenzia delle entrate. Si tratta del 70% delle comunicazioni inviate alla piattaforma sui crediti fiscali gestita dall’Agenzia delle entrate e che sarà oggetto di controllo preventivo con contestuale possibile sospensione della cessione.

Alle comunicazioni saranno applicati 8 dei 10 indicatori di rischi predisposti per il contrasto alle frodi. Criteri stabiliti dall’Agenzia delle entrate di concerto con le forze dell’ordine. Allo stato attuale, le truffe contestate sui bonus edilizi dal lavoro di sinergia di Gdf e Agenzia è arrivata alla quota di 12,8 mld di euro. Una cifra enorme che comprende tanto i sequestri, quanto i blocchi preventivi in attesa di verifiche documentali.

A queste cifre, vanno infine aggiunti i 146 mld che rappresentano le cessioni dei crediti comunicati e di questi 23,3 mld sono stati utilizzati in compensazione in F24. Il numero di operazioni transitato al 30 agosto sulla piattaforma è pari a 17.860.580 comunicazioni.

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