Attenta a questi segnali: se rispondi di ‘sì’ a tutto sei manipolata e neppure lo sai: è fondamentale che tu lo capisca

Per capire se si è manipolati da una persona basta fare attenzione ad alcuni segnali. Vediamo quali sono i sintomi da riconoscere.

Non è facile comprendere di essere manipolati. Scopriamo come riuscirci e come uscire dalla trappola.

Come accorgersi se si è manipolati
Sono manipolata? Le domande a cui rispondere – Internet.Tuttogratis.it

Per manipolazione si intende una forma di abuso psicologico. Chi manipola è in grado di fare leva sulle paure più profonde dell’altro per indurlo ad agire in un certo modo. Il manipolatore vuole raggiungere i propri intenti e per farlo usa le persone. Le condizioni psicologicamente portandole a perdere l’identità. Quando accade in una coppia occorre che la vittima di manipolazione si renda conta di quanto stia accadendo per liberarsi dall’aguzzino e riprendere in mano la propria vita.

Non è facile diagnosticare e riconoscere la manipolazione né nella relazione sentimentale né in un rapporto di lavoro o in un’amicizia. Eppure le ripercussioni emotive sulle vittime possono essere terribili soprattutto quando non si tratta di manipolazione occasionale ma costante, volta a mettere in discussione ogni pensiero e azione della vittima. Come riconoscere i segnali per poter uscire dalla gabbia?

I segnali da riconoscere per non essere più manipolati.

Quando la manipolazione è ad un livello iniziale si manifesta sporadicamente con episodi occasionali. La vittima manipolata prova irritazione, sensazione di sconcerto e sconforto, timore di essere fraintesi, incubi occasionali, sensazione di paura leggera durante la conversazione, estremo controllo di fronte al manipolatore per paura di una sua reazione. Infine gli amici iniziano a dubitare del rapporto.

I segnali della manipolazione
I segnali della manipolazione – Internet.Tuttogratis.it

Passiamo al secondo livello, quando la consapevolezza di sé inizia a vacillare per colpa del manipolatore. I segnali da riconoscere sono

  • la sensazione di fragilità,
  • stanchezza fisica e mentale,
  • riduzione degli interessi,
  • ansia generalizzata,
  • necessità di giustificare i comportamenti del manipolatore e difenderlo davanti ad amici e parenti,
  • amnesia su alcune conversazioni,
  • colpevolizzazione per essere la causa della rabbia del manipolatore,
  • dubbi su cosa si sia sbagliato per aver provocato rabbia nel manipolatore.

Infine il terzo livello, quello più grave. La vittima si annulla e pensa di essere sbagliata, di non valere nulla. I segnali sono

  • ansia, depressione, attacchi di panico,
  • stanchezza fisica,
  • apatia e perdita del piacere,
  • sensazioni di angoscia, paura, smarrimento,
  • pianto immotivato,
  • non si parla del manipolatore con gli altri e si giustifica ogni suo comportamento.

Già dal primo livello occorre interrompere la manipolazione prendendo coscienza che qualcosa nel rapporto non va, capendo che la relazione è disfunzionale, che il proprio valore viene sminuito illegittimamente. Il rispetto per sé stessi non deve mai mancare e se necessario occorrerà chiedere aiuto per uscire dalla situazione di pericolo.

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