È possibile ristrutturare la propria casa anche senza il Superbonus 110%. Vediamo insieme quali sono le nuove agevolazioni.
Nonostante il Superbonus 110% non sia più in vigore, è comunque possibile beneficiare di tantissimi aiuti per ristrutturare casa. In questo articolo vi spieghiamo quali sono e come funzionano.
Addio Superbonus 110%. Cancellarlo è stata una scelta quasi obbligata visto l’enorme dispendio di denaro pubblico. E senza contare che tale agevolazione è stata fruita a che da famiglie che non ne avevano alcun bisogno. Potranno, comunque, beneficiare del Superbonus 110% quei condomini che hanno approvato i lavori con delibera entro il 25 settembre 2022 e che hanno presentato la comunicazione di inizio lavori entro il 31 dicembre 2022.
Tutti gli altri non devono disperare perché sono in vigore moltissime altre agevolazioni per la ristrutturazione degli immobili. Infatti lo stop improvviso al Superbonus 110% aveva messo in crisi non solo migliaia di famiglie ma anche migliaia di imprese edili che rischiavano di fallire. Di conseguenza l’Esecutivo ha deciso di mettere in campo altri aiuti più sostenibili.
Ecco come ristrutturare casa senza il Superbonus
Come visto il Governo Meloni ha dovuto cancellare il Superbonus che, in meno di due anni, ha provocato una vera e propria emorragia nelle casse dello Stato. In compenso sono stati messi in campo altri aiuti per consentire alle famiglie di ristrutturare e migliorare le proprie abitazioni.
Il Superbonus 110% è stato portato al 90% e si rivolge unicamente alle famiglie con un reddito annuo che non supera i 15.000 euro calcolato non in base all’Isee ma in base al quoziente familiare: il nuovo indicatore che tiene conto solo della somma dei redditi di un nucleo familiare e del numero dei componenti. Nel 2024 quest’agevolazione potrebbe essere ulteriormente ridotta e scendere al 70%.
È stato prorogato l’Ecobonus: una detrazione che oscilla dal 50% al 65% su una spesa massima di 60.000 per lavori finalizzati a migliorare l’efficienza energetica di una casa. Nel 2025 il bonus passerà al 36% su una spesa massima di 48.000 euro. È ancora in vigore anche il Sismabonus: una detrazione fino all’ 85% per le spese sostenute per rendere una casa più resistente ad eventuali fenomeni sismici.
Confermato il bonus barriere architettoniche che può coprire fino al 75% delle spese sostenute per abbattere tutti gli ostacoli alla mobilità delle persone. Ma gli aiuti non sono ancora finiti. In vigore il bonus mobili: una detrazione Irpef del 50%, da chiedere in fase di dichiarazione dei redditi. L’importo massimo su cui chiedere la detrazione è di 8000 euro per il 2023 ma scenderà a 5000 euro nel 2024. Infine è ancora possibile beneficiare del bonus per la ristrutturazione ordinaria su una spesa massima di 96.000 euro. Si può chiedere questo aiuto solo per le spese sostenute per effettuare i seguenti lavori:
- sostituzione del tetto;
- sostituzione di persiane, serramenti o infissi esterni;
- ristrutturazione del bagno;
- sostituzione della caldaia.