Forse non tutti ricorderanno questo titolo, che è senza dubbio il più brutto della storia dei videogiochi. Lo avete giocato?
Il mondo dei videogiochi ha una storia relativamente breve, ma non per questo non è caratterizzata da momenti difficili e travagliati, tutt’altro. Un medium ancora nuovo e per gran parte incompreso, all’inizio della sua storia in tanti non sapevano ancora bene esattamente dove andare a parare con questo nuovo universo. E ancora oggi ci sono dei dubbi.
All’inizio era voglia di evasione e di sperimentazione, di ribellione. Gruppi di ragazzi universitari che avevano la passione per la programmazione e l’informatica, che decidevano di sperimentare liberamente, e certe volte anche illegalmente usando i laboratori dei campus, per dare libero sfogo alla propria creatività.
Poi, col tempo, questo settore si è professionalizzato, e oggi si parla di industria videoludica. Un fetta enorme del mercato dell’intrattenimento globale, che muove da sola più soldi del cinema e della musica sommati. E come al solito quando ci sono milioni e milioni di dollari in gioco, spesso si pensa solo a come fare per moltiplicarli.
Questo è senza dubbio il peggiore videogioco della storia
Il peggiore videogioco della storia videoludica, o almeno quello che per la maggior parte di esperti e appassionati può essere additato come tale, è proprio figlio di questa concezione. Della volontà di fare quanti più soldi possibili, sfruttando una IP dal successo enorme e l’arrivo del Natale, quando milioni di genitori confusi sono pronti ad accontentare i propri figli senza fare domande.
Stiamo parlando di E.T. the Extra-Terrestrial, meglio noto come E.T. Erano gli anni Ottanta e Spielberg aveva stregato tutti con il suo film col dolce alieno perso sulla Terra. Atari e Warner trattarono con la Universal per acquisire i diritti di un videogioco dell’IP e con 25 milioni chiusero la trattativa poco prima di Natale.
Volendo sfruttare la mania di E.T. che c’era in quel momento, Atari fece sviluppare il gioco in appena 5 settimane pur di arrivare sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo per il 23 dicembre, con la speranza di monopolizzare gli spazi sotto ogni albero natalizio del pianeta. Complice anche la diffusione della console Atari 2600.
Il poco tempo concesso agli sviluppatori però portò alla creazione di un videogioco terribile, concettualmente errato, pieno zeppo di bug e dalla grafica terribile anche per quegli anni. In E.T. il giocatore impersona l’alieno, che deve muoversi in quadri incomprensibili, perdendo energia ogni secondo. Con dei famigerati pozzi in cui si cadeva per errore, che significavano game over.
Il flop fu storico, con Atari che perse milioni e milioni di dollari, incassando un colpo enorme nelle finanze e anche nell’immagine. Al punto che decise di nascondere centinaia di migliaia di cassette invendute di E.T. e non solo nel Deserto di Alamogordo, cosa che non fece altro che peggiorare la situazione.