Vita su Marte? Un dettaglio sul Pianeta Rosso sembra darne la certezza

Trovare la vita su Marte è da decenni il sogno degli scienziati e sembra che oggi sia stato fatto un passo in più nella comprensione del Pianeta Rosso.

Da molto tempo ormai abbiamo familiarizzato con l’idea che Marte sia il pianeta del Sistema Solare più simile alla Terra. Per questo motivo si è sempre sperato di poter individuare delle tracce concrete o almeno degli indizi che testimoniassero la presenza di qualche forma di vita su questo pianeta.

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La sonda Curiosity ha trovato prove della vita su Marte – Internet.Tuttogratis.it

Il sogno a lunghissimo termine, ovviamente, è quello di colonizzare Marte creando su di esso basi che siano in grado di accogliere la vita umana ma, almeno per il momento, si tratta ancora di pura fantascienza.

A risvegliare l’interesse umano nei confronti del Pianeta Rosso però sono state alcune recentissime scoperte dell’Agenzia Spaziale Americana, che è riuscita a individuare le testimonianze di un’antichissima presenza di acqua sulla superficie del pianeta.

Una ragnatela di crepe che raccontano la storia

Nel 2021 la sonda spaziale Curiosity ha inviato sulla Terra delle importantissime immagini del suolo marziano. Si trattava di fotografie che immortalavano ampie distese di crepe diffuse su una superficie che, un tempo, avrebbe potuto essere fango.

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Crepe nel fango terrestre, simili a quelle che proverebbero la vita su Marte – Internet.Tuttogratis.it

Secondo gli scienziati, infatti, si tratta di formazioni poligonali molto simili a quelle che osserviamo comunemente anche sulla Terra quando un terreno passa da uno stato di forte umidità a uno di prolungata siccità.

Per gli scienziati, quindi, quelle crepe nel fango vecchie di millenni testimoniano che un tempo la superficie di Marte era bagnata o almeno fangosa e che, con lo scorrere del tempo, l’acqua sia evaporata lasciando sul terreno le caratteristiche crepe immortalate dalla sonda Curiosity.

Partendo dal presupposto che sul Pianeta Rosso si siano alternati cicli di umidità e siccità, è possibile postulare che si siano formate molecole a base di carbonio che oggi sappiamo essere i mattoni costitutivi del DNA. 

Gli scienziati della NASA hanno spiegato che nel corso degli ultimi 11 anni sono state rilevate prove sufficienti a dimostrare che Marte ha potuto ospitare vita microbica. Se su Marte sono nati microorganismi è anche possibile che siano nate forme di vita più complesse, secondo un processo evolutivo simile a quello che si è verificato sul nostro pianeta. Bisogna però evitare di lasciarsi andare a facili entusiasmi: anche se l’acqua è un elemento assolutamente essenziale per lo sviluppo della vita su un pianeta non è il solo, e non è detto che Marte li abbia posseduti tutti almeno per una parte della sua storia.

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