Quando si pensa ai videogiochi di solito si pensa alle console o ai PC ma per giocare in realtà in alcuni casi non hai bisogno di nessuna attrezzatura complicata.
Se da una parte il mondo dei videogiochi e della tecnologia va verso una sempre maggiore potenza e sempre una maggiore complessità delle strutture e delle piattaforme, dall’altra c’è chi prende come nobile compito quello di trovare tutti gli oggetti di uso comune, basta che in realtà abbiano qualcosa che possa essere uno schermo, per trasformarli in micro console in grado di darti tutte le emozioni di una console vera e propria giocando anzi uno dei titoli più amati di sempre.
Si tratta di esperimenti che ovviamente sono il frutto della creatività di quelli che in gergo si chiamano modder, ovvero quelli che a partire da un pezzo di codice, da un software già rilasciato, creano delle varianti, delle modifiche. Il più delle volte i modder emergono quando giochi molto famosi vengono un po’ stravolti.
Ma in questo caso la creatività al potere sta dando frutti che vanno forse ben oltre le intenzioni di chiunque abbia mai prodotto un videogioco, e anche di tutta la community dei modder esistente. Il trucco per trasformare questi oggetti di uso comune in micro console per giocare ai videogiochi è ovviamente partire da videogiochi di dimensioni ridotte e con pretese grafiche non contemporanee ma questo non significa che non siano da raccontare e da provare.
Giocare ai videogiochi su un trattore? Se vi sembra strano provate nella calcolatrice
Nel mondo dei videogiochi c’è da tempo una domanda che è in realtà un po’ una battuta: ci gira Crysis? Questo videogioco è passato alla storia per essere un po’ troppo avanti rispetto alla tecnologia del momento in cui è stato rilasciato nella sua versione per computer e si è trasformato in una specie di benchmark involontario. Riuscire a trovare un PC su cui giri bene Crysis è stata per anni una impresa vera e propria. All’altro capo dello spettro c’è invece un’altra domanda cui tanti sono pronti a rispondere: ce la fai a metterci Doom?
Perché il grande titolo iD-Software, gioco storico il cui codice sorgente è disponibile ufficialmente per tutti dal 1997, può essere infilato a quanto pare in quasi qualunque cosa abbia uno schermo. Negli anni i modder hanno alzato sempre un po’ di più l’asticella. E infatti tra i cinque schermi più strani su cui è possibile giocarlo ci sono, in ordine assolutamente sparso, il computer interno di un trattore, una calcolatrice, il famoso Playdate che in teoria è una sorta di cugino del Game Boy ma per titoli indipendenti, addirittura qualcuno lo ha infilato dentro un vecchio sportello automatico delle banche ma forse l’esperimento che finora è rimasto più impresso è il fatto che qualcuno sia riuscito a infilare Doom dentro Minecraft.
E di quest’ultimo esperimento vale la pena parlare. Perché proprio grazie a una mod che consente, all’interno del popolare gioco a cubettoni, di costruire un PC all’interno del gioco qualcuno è riuscito a sfruttare questa idea per avere all’interno di quel computer anche il gioco iD-Software e ora la domanda è: chi sarà il primo a infilare le mod all’interno del Doom che si trova nel computer che si trova a sua volta all’interno di Minecraft?