Sono numerose le persone che da settembre dovranno restituire i soldi della Carta “Dedicata a Te”: ecco cosa è successo.
La situazione economica dell’Italia non è per niente rosea, ed è per questo motivo che sia il nuovo esecutivo, con a capo la Meloni, sia l’INPS stanno cercando di contrastare la povertà della maggior parte delle famiglie italiane. Ma come? Attraverso bonus, sussidi e incentivi. Il primo aiuto che viene dato indistintamente a tutte le famiglie con figli a carico, è l’Assegno Unico.
Questo viene dato a coloro che hanno figli fino a 22 anni di età. Ma non solo, c’è anche il bonus asilo nido, così come quello relativo alle casalinghe. Non ci dimentichiamo poi, che da settembre, ci sarà il sussidio di 350 euro per tutti coloro che hanno perso il Reddito di Cittadinanza. Questo è infatti stato tolto a coloro che sono in grado do lavorare ma che comunque riceveranno un bonus da settembre.
Questo però solo a coloro che saranno iscritti a corsi di formazione per acquisire le competenze per essere pronti ad entrare sul mercato. Altri sussidi per le famiglie in difficoltà sono stati la Carta Acquisti, ovvero una carta che viene caricata di 80 euro ogni due mesi e la Carta Dedicata a te. Questa è stata erogata dai Comuni nel mese di luglio, ma qualcosa è andato storto perché sono in molto quelli che dovranno restituire i soldi a settembre: scopriamo cosa è successo.
Carta Dedicata a te: chi dovrà restituire i soldi a settembre
La Carta Dedicata a te è stata molto gettonata, perché permette di acquistare beni di prima necessità. Questa ha un valore di 382,50 euro ed è destinata solo a coloro che hanno un reddito non superiore a 15.000 euro. Davvero molto utile per contrastare l’inflazione, quindi l’aumento dei prezzi relativo ai beni di prima necessità.
Tuttavia, qualcosa è andato storto perché ci sono stati alcuni errori in seguito ai quali molte persone dovranno restituire i soldi. Ma perché? Cosa è successo?. Dalle ultime notizie, sembra che Poste Italiane stia erogando le Carte anche per coloro che prendono il Reddito di Cittadinanza, ed è sbagliato perché questi non dovrebbero averla.
Tra qualche mese, quindi, tutte queste persone che percepiscono già altri aiuti, saranno chiamati dall‘Agenzia delle Entrate per restituire i 382,50 euro. L’INPS si incaricherà di fare una serie di controlli nei mesi di settembre e ottobre, chiedendo centinaia di rimborsi. Ovviamente saranno tante le famiglie che non saranno pronte a restituire quanto dato loro indebitamente, quindi stabilizzerà sicuramente molti bilanci familiari.